A luglio prezzi al consumo in aumento
Secondo le stime preliminari, nel mese di luglio 2019 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività registra un aumento dello 0,1% su base mensile e dello 0,5% su base annua.
La decelerazione dell’inflazione è dovuta quasi esclusivamente all’inversione di tendenza dei prezzi dei Beni energetici regolamentati, bilanciata solo marginalmente dall’accelerazione dei prezzi dei beni alimentari non lavorati e di quelli dei Servizi relativi ai trasporti.
L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici salgono di un decimo di punto rispettivamente da +0,4% a +0,5% e da +0,5% a +0,6%.
L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto per lo più alla crescita dei prezzi dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona e dei servizi relativi ai trasporti, su cui incidono fattori stagionali, solo in parte bilanciata dal calo dei prezzi dei beni energetici regolamentati, dei beni alimentari non lavorati e dei beni energetici non regolamentati.
L’inflazione decelera per i beni, mentre rimane stabile per i servizi; il differenziale inflazionistico è quindi positivo e pari a +0,9 punti percentuali.
L’inflazione acquisita per il 2019 è +0,7% per l’indice generale e +0,6% per la componente di fondo.
Per i beni alimentari, per la cura della casa e della persona e per i prodotti ad alta frequenza d’acquisto l’inflazione è pari a +0,8%, rispettivamente da +0,2% e da +0,5%; entrambe si portano, quindi, al di sopra di quella riferita all’intero paniere.
Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo diminuisce dell’1,7% su base mensile, per l’avvio dei saldi estivi di abbigliamento e calzature di cui il NIC non tiene conto, e cresce dello 0,4% su base annua.