Secondo i dati comunicati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, luglio registra 124.806 immatricolazioni di autovetture contro le 119.247 unità consuntivate nell’analogo mese dell’anno scorso, con un incremento del 4,7%. Nei primi sette mesi del 2024, il totale immatricolato ammonta a 1.011.259 unità rispetto alle 960.820 del 2023, con un tasso di crescita del 5,2% e un avanzo di poco più di 50.000 pezzi in termini di volumi.
«Mercato complessivamente positivo sull’onda degli incentivi statali operativi dagli inizi di giugno anche se con un tasso di crescita più contenuto rispetto al mese precedente, con l’elettrico in sostanziale parità e plug-in sempre in arretramento», dichiara Massimo Artusi, il Presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto. «Purtroppo, l’Ecobonus, anche nella versione recentemente rimodulata, non è in grado di spingere stabilmente le alimentazioni a bassissime emissioni e influire sul rinnovo del parco circolante più vetusto, con il risultato che dopo l’esaurimento flash delle risorse sulla fascia 0-20 g/km di CO2, gli ordini sono tornati in evidente affanno. Senza gli adeguati stimoli, questa tipologia di propulsori fatica ad affermarsi su larga scala sul nostro mercato e la debolezza del mercato dell’elettrico è acclarata anche a livello globale con una domanda inferiore alle previsioni che ha indotto molte Case automobilistiche a ritoccare i propri volumi produttivi».
«La prossima settimana», continua Artusi, «è in programma il Tavolo Automotive convocato dal Ministro Adolfo Urso dopo quello tenutosi a febbraio scorso. Sarà l’occasione per esprimere la nostra posizione sul contesto generale delle politiche sulla transizione, sui risultati delle attuali politiche governative per l’automotive e sull’approccio che il Governo deve portare avanti per il prossimo futuro, sia a livello nazionale che europeo, per sostenere imprese e cittadini, nell’ambito della transizione. Non mancheremo di ribadire la centralità dei concessionari per il buon funzionamento del mercato in termini di concorrenza e sicurezza e il peso in termini occupazionali e contributivi che garantiamo».
«Per facilitare e velocizzare lo svecchiamento del parco circolante prescindendo dalla tecnologia di propulsione e imprimere una crescita costante ai veicoli elettrificati BEV e PHEV, anche considerando il divieto europeo alla vendita di veicoli endotermici dal 2035, ribadiamo la priorità nonché l’opportunità, nell’ambito dei lavori della legge delega sulla riforma fiscale, di rivedere la tassazione che grava sull’auto aziendale: l’unica leva in grado di garantire continuità, certezza e sviluppo delle nuove alimentazioni secondo una strategia di medio-lungo periodo. Mentre, in ambito europeo», conclude Artusi, «dopo l’insediamento della nuova Commissione europea, l’auspicio è che si possa ridiscutere tempi e contenuti del Green Deal Automotive. Le dichiarazioni preliminari sulle politiche di decarbonizzazione, da parte della neo rieletta Presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, infatti, sono state piuttosto sintetiche e deludenti».
Dal punto di vista dei canali di vendita, quello dei privati, che segna un incremento delle immatricolazioni, al 62,3% di quota e porta i primi sette mesi dell’anno ad una rappresentatività del 56,3%, insieme a quello delle auto-immatricolazioni contribuiscono alla chiusura positiva del mese. Il canale flotte archivia il mese con +0,5%; il noleggio nella sua interezza si presenta in affanno, con un calo mensile del 22,7% e un posizionamento al 19,6%.
Sul lato delle alimentazioni, a luglio le auto elettriche, dopo il balzo del mese precedente, non hanno registrato un incremento di rilievo restando in sostanziale parità sui volumi dello scorso anno e una quota del 3,3% in linea con quella cumulata. Le auto plug-in non mostrano spiragli di crescita, chiudendo il mese a -14,1% e anche su base annua la perdita cumulata è forte con la rappresentatività al 3,3%. Al contrario, l’ibrido elettrico consegue un accrescimento mensile del 17,9% e una rappresentatività al 40,2%. Sempre negativa la performance del diesel la cui quota si assottiglia arrivando a segnare 12,8%. Le autovetture a benzina sono sempre attive, crescendo nel mese del 3,5%, con una quota di mercato del 28,7%. Infine, il Gpl registra ancora una buona performance che porta il mese a chiudere con una quota dell’11,4%, mentre si rileva l’ennesima discesa in picchiata del metano.
Negli ultimi tre giorni di luglio è stato immatricolato il 34,8% del totale mercato, mentre le auto-immatricolazioni di case e concessionari, secondo le elaborazioni Federauto sui dati Dataforce, hanno rappresentato circa il 13,3% dei volumi di vendita mensili, con un incremento del 16,7% rispetto a luglio 2023.