A luglio si stima che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, aumenti dell’8,1% in termini congiunturali, proseguendo la dinamica positiva registrata nei due mesi precedenti. Nella media degli ultimi tre mesi l’indice complessivo cresce dell’11,1% rispetto ai tre mesi precedenti.
Anche gli ordinativi registrano a luglio un incremento congiunturale, sebbene meno ampio del fatturato, mentre nella media degli ultimi tre mesi aumentano del 14,8% rispetto rispetto ai tre mesi precedenti.
La variazione congiunturale del fatturato riflette risultati positivi registrati su entrambi i mercati: +9% quello interno e +6,5% quello estero; per gli ordinativi, invece, la crescita è sostenuta soprattutto dalle commesse provenienti dal mercato estero, che segnano un aumento del 7,4%, mentre l’incremento di quelle provenienti dal mercato interno si attesta su un modesto +1,3%.
Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, a luglio gli indici destagionalizzati del fatturato segnano aumenti congiunturali diffusi in tutti i comparti, molto ampi per l’energia e per i beni strumentali e più contenuti per i beni intermedi e i beni di consumo.
Corretto per gli effetti di calendario, il fatturato totale dimuisce in termini tendenziali dell’8,1%, con cali del 6,3% per il mercato interno e dell’11,4% per quello estero.
Rispetto al luglio dello scorso anno si registra una variazione positiva solo per il settore estrattivo. Con riferimento al comparto manufatturiero, invece, il settore dei computer e dell’elettronica rimane pressoché stabile, mentre per tutti gli altri comparti si rilevano risultati negativi, dalla flessione dell’1% dell’industria delle apparecchiature elettriche e non, fino ai cali molto più ampi dell’industria tessile e dell’abbigliamento e delle raffinerie di petrolio.
In termini tendenziali l’indice grezzo degli ordinativi diminuisce del 7,2%, con riduzioni su entrambi i mercati. Tutti i settori registrano risultati negativi, dalla flessione dell’1% dell’industria di macchinari e attrezzature e delle apparecchiature elettriche e non, ai cali di intensità molto più marcata dell’industria dei computer e dell’elettronica e di quella tessile e dell’abbigliamento.