A giugno prezzi al consumo in aumento
Nel mese di giugno, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività registri un aumento dello 0,1% su base mensile e dell’1,3% su base annua, confermando la stima preliminare.
L’inflazione continua a essere dovuta soprattutto alla crescita sostenuta dei prezzi dei beni energetici sia della componente regolamentata sia di quella non regolamentata. Sono poi da segnalare, da un lato, la ripresa della crescita dei prezzi dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona e l’attenuarsi della flessione di quelli degli alimentari lavorati, e dall’altro i cali più marcati dei prezzi degli alimentari non lavorati e di quelli dei servizi relativi ai trasporti.
L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici accelerano entrambe da +0,2% di maggio a +0,3%.
Il lieve aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto prevalentemente alla crescita dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti, dei beni energetici non regolamentati e dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona, solo in parte compensata dalla flessione dei prezzi degli alimentari non lavorati e dei servizi relativi alle comunicazioni.
L’inflazione acquisita per il 2021 è pari a +1,3% per l’indice generale e a +0,6% per la componente di fondo.
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona registrano una flessione meno ampia e quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto accelerano.
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo registra un aumento dello 0,2% su base mensile e dell’1,3% su base annua, confermando la stima preliminare.