Secondo le stime preliminari, nel mese di gennaio 2020 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,2% su base mensile e dello 0,6% su base annua.
La lieve accelerazione dell’inflazione è imputabile prevalentemente ai prezzi dei Beni energetici non regolamentati, dei Servizi relativi ai trasporti e dei Beni alimentari lavorati; tali andamenti sono stati solo in parte compensati dalla flessione più marcata dei prezzi dei Beni energetici regolamentati e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona.
L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici si portano entrambe a +0,8%, rispettivamente da +0,6% e da +0,7%.
L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto principalmente alla crescita dei prezzi dei Beni alimentari, sia nella componente lavorata che non, in parte bilanciata dalla diminuzione dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona.
L’inflazione accelera lievemente per i beni, mentre rimane stabile la crescita dei prezzi dei servizi; il differenziale inflazionistico rimane positivo e pari a +0,9 punti percentuali.
L’inflazione acquisita per il 2020 è +0,1% per l’indice generale e pari a zero per la componente di fondo.
I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dello 0,9% su base annua e quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto dell’1,4%, registrando in entrambi i casi una crescita più sostenuta di quella riferita all’intero paniere.
Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo diminuisce dell’1,7% su base mensile, per effetto dei saldi invernali dell’abbigliamento e calzature, di cui l’indice NIC non tiene conto. L’IPCA aumenta dello 0,5% su base annua, stabile rispetto al mese precedente.