Secondo le stime preliminari, nel mese di gennaio 2024 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività aumenta dello 0,3% su base mensile e dello 0,8% su base annua.
L’accelerazione su base tendenziale dell’inflazione è dovuta all’aumento dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti e dei Beni alimentari non lavorati e alla diminuzione della flessione dei prezzi dei Beni energetici regolamentati; per contro, si attenua l’aumento dei prezzi dei Servizi relativi all’abitazione e dei Beni durevoli.
Nel mese di gennaio l’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, decelera da +3,1% a +2,8% e quella al netto dei soli beni energetici da +3,4% a +3,1%.
La dinamica tendenziale dei prezzi dei beni rallenta la sua discesa, mentre quella dei servizi decelera, pur rimanendo positiva, determinando una diminuzione del differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni.
I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano lievemente su base tendenziale da +5,3% a +5,4%, mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto rallentano.
L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto, per lo più, alla crescita dei prezzi dei Beni alimentari non lavorati, dei Beni alimentari lavorati, dei Servizi relativi all’abitazione, dei Beni energetici non regolamentati e degli Altri beni; gli effetti di questi aumenti sono stati solo in parte compensati dalla diminuzione dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti e dal lieve calo dei prezzi dei Beni energetici regolamentati.
L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +0,3% per l’indice generale e a +0,9% per la componente di fondo.
In base alle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo diminuisce dell’1,1% su base mensile, a causa dell’avvio dei saldi invernali dell’abbigliamento e calzature di cui l’indice NIC non tiene conto, e aumenta dello 0,9% su base annua.