Secondo le stime preliminari, nel mese di febbraio 2020 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, registra una variazione nulla su base mensile e un aumento dello 0,4% su base annua.

La lieve decelerazione dell’inflazione è imputabile prevalentemente alla dinamica dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati, dei Servizi relativi ai trasporti e, in misura minore, dei Tabacchi e dei Beni alimentari non lavorati; tali andamenti sono stati solo in parte compensati dall’accelerazione dei prezzi dei Beni alimentati lavorati e dal ridursi dell’ampiezza della flessione dei prezzi dei Servizi relativi alle comunicazioni.

L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici rimangono entrambe stabili a +0,8%.

La variazione congiunturale nulla dell’indice generale è dovuta ad andamenti opposti: da un lato diminuiscono i prezzi dei Beni energetici non regolamentati e dei Servizi relativi ai trasporti, mentre dall’altro aumentano i prezzi dei Beni alimentari non lavorati.

L’inflazione decelera lievemente per i beni, mentre rimane stabile per i servizi; il differenziale inflazionistico è positivo e pari a +1,1 punti percentuali.

L’inflazione acquisita per il 2020 è pari a zero per l’indice generale e per la componente di fondo.

I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona accelerano in misura contenuta mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto rallentano, registrando però in entrambi i casi una crescita più sostenuta di quella riferita all’intero paniere.

Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo diminuisce dello 0,4% su base mensile, a causa principalmente delle ulteriori riduzioni di prezzo registrate per i saldi invernali di abbigliamento e calzature, di cui l’indice NIC non tiene conto. L’IPCA aumenta dello 0,3% su base annua, da +0,4% rispetto al mese precedente.

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