A febbraio si stima che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, diminuisca del 2,1% rispetto al mese precedente; nella media degli ultimi tre mesi l’indice generale è rimasto pressoché stabile, con una variazione del +0,1% rispetto alla media dei tre mesi precedenti.
Anche gli ordinativi registrano a febbraio un calo congiunturale del 4,4%, mentre nella media degli ultimi tre mesi sono aumentati dello 0,4% rispetto alla media dei tre mesi precedenti.
La dinamica congiunturale del fatturato riflette variazioni negative sia sul mercato interno sia su quello estero. Per gli ordinativi la diminuzione congiunturale deriva da andamenti analoghi per le commesse provenienti dal mercato interno e per quelle provenienti dall’estero.
Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, a febbraio tutti gli indici destagionalizzati del fatturato segnano un calo congiunturale: -1% i beni di consumo, -1,3% i beni intermedi, -1,4% i beni strumentali e, in misura molto più accentuata, l’energia.
Corretto per gli effetti di calendario, il fatturato totale cresce in termini tendenziali dello 0,9%, sintesi di una modesta riduzione dello 0,3% per il mercato interno e un marcato aumento del 3,3% per quello estero.
Con riferimento al comparto manufatturiero, il settore dei mezzi di trasporto registra la crescita tendenziale più rilevante, mentre l’industria della raffinazione del petrolio mostra il calo maggiore.
In termini tendenziali l’indice grezzo degli ordinativi diminuisce del 2,6%, con una marcata riduzione del mercato interno e una sostanziale stabilità per quello estero. La maggiore crescita tendenziale si registra nell’industria farmaceutica, mentre il peggior risultato si rileva nell’industria tessile e dell’abbigliamento.