Nel mese di dicembre 2023, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività aumenti dello 0,2% su base mensile e dello 0,6% su base annua, confermando la stima preliminare.

In media, nel 2023 i prezzi al consumo registrano una crescita del 5,7%. Al netto degli energetici e degli alimentari freschi, i prezzi al consumo crescono del 5,1% e al netto dei soli energetici del 5,3%.

Il rallentamento su base tendenziale dell’inflazione è dovuto per lo più ai prezzi dei Beni energetici regolamentati, dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona e degli Alimentari lavorati; un sostegno alla dinamica dell’inflazione invece deriva dall’attenuarsi del calo dei prezzi degli Energetici non regolamentati e dall’accelerazione di quelli degli Alimentari non lavorati.

Nel mese di dicembre 2023 l’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, decelera da +3,6% a +3,1% e quella al netto dei soli beni energetici da +3,6% a +3,4%.

I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano lievemente su base tendenziale da +5,4% a +5,3%, come anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +4,6% a +4,4%).

L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto, per lo più, alla crescita dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti, dei Beni alimentari non lavorati e dei Beni non durevoli; gli effetti di questi aumenti sono stati solo in parte compensati dalla diminuzione dei prezzi degli Energetici, sia regolamentati sia non regolamentati.

L’indice armonizzato dei prezzi al consumo aumenta dello 0,2% su base mensile e dello 0,5% su base annua, confermando la stima preliminare. La sua variazione media annua del 2023 è pari a +5,9%. Per i dati annuali cfr. pag. 14.

L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, al netto dei tabacchi, aumenta dello 0,2% su base mensile e dello 0,6% rispetto a dicembre 2022. La variazione media annua del, al netto dei tabacchi, del 2023 è pari a +5,4%.

Nel 2023 l’impatto dell’inflazione, misurata dall’IPCA, è più ampio sulle famiglie con minore capacità di spesa.

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