Il Misery Index Confcommercio di dicembre 2020 si è attestato su un valore stimato di 21,0, in riduzione di un decimo di punto su novembre. L’apparente stabilità dell’area del disagio sociale è frutto di un congelamento delle relazioni economiche. Oltre agli strumenti messi in atto per limitare i licenziamenti e sostenere parzialmente i redditi vi è anche una parte di popolazione, potenzialmente attiva, che ha cessato da alcuni mesi di compiere azioni di ricerca di un lavoro. Fattore che la esclude dal rientrare nella definizione allargata di disoccupati e contribuisce al contenimento della disoccupazione estesa. E’ presumibile che nei prossimi mesi parte di queste persone inizierà ad essere più attiva, sommandosi a coloro che potrebbero perdere l’occupazione (sia dipendente sia autonoma), con un deciso peggioramento dell’indicatore.

A dicembre il tasso di disoccupazione ufficiale si è attestato al 9,0%, in aumento di due decimi di punto su novembre. Il dato è sintesi di una brusca riduzione dei livelli occupazionali e di un aumento del numero di persone in cerca di lavoro. Si conferma la tendenza, che ha caratterizzato buona parte del 2020, al trasferimento di parte delle forze di lavoro verso l’inattività, date le difficoltà di svolgere azioni di ricerca e le scarse possibilità di trovare un’occupazione, soprattutto per coloro che svolgevano attività stagionali nel settore del commercio e del turismo.

Includendo una parte dei sottoccupati tra i disoccupati, fermo restando il complesso delle persone presenti sul mercato del lavoro, il tasso di disoccupazione si attesta all’11,3%, in aumento di quattro decimi di punto su novembre. Per quanto concerne gli scoraggiati anche a dicembre si rileva una crescita significativa in termini congiunturali.

A dicembre 2020 le ore autorizzate di CIG sono state oltre 189 milioni a cui si sommano i quasi 118 milioni di ore per assegni erogati da fondi di solidarietà. Del totale delle ore autorizzate a dicembre il 93,8% aveva causale Covid-19, dato in contenuta riduzione su novembre. In termini di ore di CIG effettivamente utilizzate destagionalizzate e ricondotte a ULA, si stima che questo corrisponda a oltre 671mila unità lavorative standard. Il combinarsi di queste dinamiche ha portato il tasso di disoccupazione esteso al 16,8%.

A dicembre i prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d’acquisto hanno registrato un calo dello 0,3% su base annua.

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