Si chiude il progetto SUPAIR con 7 porti dell’area Adriatico-Ionica
Il progetto SUPAIR – Sustainable Ports in the Adriatic-Ionian Region ha affiancato nell’arco di due anni di attività 7 autorità portuali dell’area Adriatico-Ionica nella redazione e attuazione di Piani di Azione per un porto sostenibile, affrontando il tema della riduzione delle emissioni di CO2 prodotte dalla navigazione e dalle operazioni portuali a terra, con un approccio integrato e in ottica transnazionale. Molteplici gli obiettivi del progetto, dal miglioramento dell’ecosostenibilità delle attività portuali e della capacità di pianificare e attuare soluzioni di trasporto e mobilità a basse emissioni di carbonio e multimodali, all’ottimizzazione del processo decisionale dei principali stakeholder coinvolti.
Il progetto, partito il 1 gennaio 2018, è giunto al termine. Finanziato dal programma Interreg Adrion V-B con un budget di più di 1 milione di euro, SUPAIR ha visto la collaborazione di Area Science Park, della Venice International University e del Centre for Research and Technologies of Hellas, ed ha coinvolto diverse realtà portuali del Mar Adriatico, fra le quali Trieste, Venezia, Pireo, Salonicco, Capodistria, Durazzo e Bar.
SUPAIR ha permesso la creazione della Rete transnazionale di porti sostenibili e a basse emissioni di carbonio della regione Adriatico-Ionica, nata con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione nel campo dello sviluppo portuale sostenibile, della gestione ambientale ed energetica e delle soluzioni a basse emissioni di carbonio attraverso lo sviluppo di soluzioni infrastrutturali, organizzative e gestionali che favoriscano un sistema porto più ecologico, sicuro ed efficiente. Inizialmente costituita dai partner del progetto, la Rete è aperta a tutti coloro, porti e non, che sono interessati a replicare la metodologia e l’approccio proposti, al fine di promuovere uno sviluppo sostenibile dell’area.