Il Consiglio di Amministrazione di TIM ha approvato la relazione finanziaria del Gruppo relativa al primo semestre 2019.
I risultati del primo semestre sono in linea con gli obiettivi del piano triennale “TIMe to deliver and delever”, sia sotto il profilo della capacità realizzativa, grazie alle molte iniziative strategiche e di business messe in campo ed attuate, sia sotto il profilo della riduzione dell’indebitamento, grazie alla importante generazione di cassa registrata.
L’operating free cash flow infatti ha raggiunto 1,5 miliardi di euro, con un miglioramento di 604 milioni di euro rispetto al primo semestre 2018, e l’equity free cash flow si è attestato a 786 milioni di euro, +526 milioni di euro anno su anno.
Conseguentemente l’indebitamento finanziario netto al 30 giugno si è ridotto di 539 milioni di euro da fine 2018, raggiungendo 24,7 miliardi di euro.
Nel corso del trimestre è stato raggiunto un accordo vincolante per la cessione di Persidera la cui finalizzazione, prevista entro l’anno in corso, porterà ad una ulteriore riduzione dell’indebitamento finanziario netto per un importo pari a 160 milioni di euro.
Inoltre, il 26 luglio 2019 sono stati firmati gli accordi con Vodafone relativi alla condivisione della componente attiva della rete 5G, alla condivisione degli apparati attivi della rete 4G e all’ampliamento dell’attuale accordo di condivisione delle infrastrutture di rete passive. Gli accordi siglati renderanno possibile una più efficiente implementazione del 5G in Italia con una copertura geografica più ampia e una sensibile riduzione dei costi con sinergie attese per Vodafone e TIM pari a oltre 800 milioni ciascuno nei prossimi 10 anni, a cui si aggiunge un beneficio atteso in termini di EBITDA per la nuova INWIT di oltre 200 milioni di euro al 2026, grazie a sinergie, attività contrattualizzate e nuove opportunità.
Infine, il 1 agosto 2019, è stato siglato un accordo con Sky che pone fine ad una disputa contrattuale nata alcuni anni fa e dà a TIM la possibilità di commercializzare l’offerta NowTV-Ticket Sport che contiene eventi sportivi di grande rilevanza quali le 7 partite su 10 della serie A TIM. Questo tassello importante consentirà la realizzazione di un pacchetto di offerta TIMVISION che aggregherà e distribuirà anche i contenuti degli altri partner di TIM: Discovery, Mediaset, Netflix, Amazon Prime ed Eurosport.
Il management ha presentato al Consiglio di Amministrazione lo stato di avanzamento sia del progetto di sviluppo di una partnership nei servizi finanziari a supporto del business TIM, sia del confronto con Open Fiber e i suoi azionisti, confermando su quest’ultimo punto il mandato all’Amministratore Delegato a proseguire nella trattativa.
I ricavi di Gruppo nel semestre raggiungono 9 miliardi di euro, con una riduzione del 3,4% YoY, quasi interamente imputabile al traffico voce internazionale di Sparkle; escludendo questa componente e i ricavi da prodotto, la variazione dei ricavi da servizi si riduce a -1,2%.
L’EBITDA reported di Gruppo nei primi sei mesi è stato 4,1 miliardi di euro, con un incremento di 8,9% anno su anno grazie alla prosecuzione delle azioni di ottimizzazione dei costi e ad un saldo positivo delle partite non ricorrenti, che beneficiano per 662 milioni di euro dell’esito favorevole per TIM Brasil dei contenziosi relativi a una doppia imposizione fiscale in parte controbilanciati da 296 milioni di accantonamenti.
I ricavi di Gruppo nel secondo trimestre si attestano a 4.523 milioni di euro. I ricavi da servizi, pari a 4.143 milioni di euro, presentano un calo di 107 milioni di euro rispetto al secondo trimestre 2018 in miglioramento rispetto al primo trimestre 2019 seppur influenzata dalla consistente riduzione dei contratti relativi a servizi di Wholesale Internazionale a marginalità bassa o nulla avviata a inizio anno e foriera di un significativo progresso a livello di EBITDA per Sparkle. Al netto di quest’ultimo impatto l’andamento dei ricavi da servizi rispetto all’anno precedente è stabile a livello di Gruppo e in riduzione dell’1,2% per il Domestic.
Per quanto riguarda l’Italia, nel fisso si è registrato un incremento sia dell’ARPU consumer e broadband sia del numero di clienti fibra, retail e wholesale, che raggiungono i 6,3 milioni di linee, con una crescita del 45% YoY e del 5,6% rispetto al primo trimestre 2019. Tale continua migrazione da rame a fibra, insieme all’impatto positivo dei nuovi prezzi wholesale regolamentati e allo sviluppo del’ICT in ambito business, hanno consentito una crescita dei ricavi da servizi del 2,2% YoY e di quelli complessivi del 3% al netto della menzionata discontinuità su Wholesale Internazionale.
Nel mobile si è registrata un’inversione del trend di riduzione dell’ARPU, che è cresciuto rispetto al trimestre precedente da 12,4 euro per linea / mese a 12,5 euro. Un segnale di un ritorno alla normalità del mercato si legge nella ulteriore attenuazione del fenomeno della Mobile Number Portability, che registra una flessione del 36% su base annua e dell’11% sul trimestre precedente. Il numero complessivo delle linee mobili di TIM si attesta a 31,7 milioni a fine giugno, in crescita dello 0,1% anno su anno.
Si segnala la buona performance del Wholesale Domestico, che registra un incremento di ricavi da servizi del 14,4% anno su anno, per effetto della citata migrazione dei clienti da rame a fibra oltre alla stabilizzazione delle tariffe regolamentate e del segmento Business il cui fatturato cresce dello 0,4%. Il segmento Consumer risente dell’andamento del mobile, con ricavi da servizi in calo del 5,6% rispetto al secondo trimestre del 2018.
In Brasile TIM ha incrementato i ricavi da servizi del 2,4% YoY grazie alle politiche commerciali attuate nel segmento mobile e nonostante le avverse dinamiche macroeconomiche e di mercato, confermando ancora una volta la guidance.
L’EBITDA organico di Gruppo è stato pari a 1,9 miliardi di euro con un margine sui ricavi del 42,2% grazie alle azioni di contenimento dei costi. L’EBITDA della business unit Domestic è stato pari a 1,5 miliardi di euro mentre l’EBITDA di TIM Brasil è cresciuto del 6,3% anno su anno.
TIM raggiunge circa il 99% della popolazione con il 4G e l’80% con la fibra, ed è impegnata a coprire l’intero Paese con lo sviluppo di fibra, 5G e Fixed Wireless Access.
A livello di Gruppo gli investimenti del secondo trimestre ammontano a 874 milioni di euro, di cui 659 milioni di euro in Italia.