Il mercato degli smartphone nel 2024 ha visto il lancio di oltre 40 nuovi modelli, con una distribuzione che ha premiato i produttori più attivi: Xiaomi in testa con oltre 10 dispositivi, seguita da Samsung con nove nuovi modelli e un terzetto composto da Apple, Google e Honor con quattro device ciascuno. Secondo l’analisi svolta da WeFix.it, attraverso il sistema di monitoraggio WeFix.it Index che ha esaminato svalutazione, assistenza tecnica, durabilità e valore residuo sul mercato dell’usato attesi dei modelli lanciati nel 2024, emerge un quadro dove solo il 16,6% dei dispositivi ha ottenuto un punteggio superiore a 7 su 10, evidenziando un divario crescente tra fascia premium e segmento medio-basso del mercato.
«Il dato più significativo del 2024 riguarda la tenuta del valore nel tempo – spiega Walter Ruggeri, responsabile del dipartimento statistico di WeFix.it -. L’iPhone 16 Pro si distingue con un voto di svalutazione di 9,72, seguito dal Pro Max con voto 9,02 e dal modello base con 8,99. Questi numeri certificano come gli investimenti in ricerca e sviluppo di Apple e il valore del marchio si traducano in un valore tangibile per i consumatori».
Nel segmento Android, il Samsung Galaxy Z Flip 6 conquista la leadership con un voto accorpato di 7,43, distinguendosi particolarmente nel parametro della durabilità e della rivendibilità. Segue l’OPPO Find X8 Pro con 7,18 punti, premiato soprattutto per uno dei migliori bilanciamenti tra costo di assistenza in caso di necessità rispetto al valore del dispositivo e la robustezza costruttiva. Completa il podio dei migliori Android lo Xiaomi 14 Ultra che, con voto 7,03, si fa notare per l’ottima durata della batteria e la resistenza generale all’usura.
«Il mercato 2024 ha segnato un punto di svolta nella percezione della qualità – precisa Ruggeri -. I consumatori mostrano una crescente attenzione alla longevità dei dispositivi e alla qualità dell’assistenza post-vendita. Non sorprende vedere Nothing e Xiaomi guidare la classifica dell’assistenza con valutazioni superiori a 7,90, mentre preoccupa il calo qualitativo nel segmento medio, dove la ricerca della competitività di prezzo sta portando a compromessi significativi sui materiali e sulla costruzione».
Le performance più deludenti sono state registrate nel segmento entry-level: il Samsung Galaxy A16 si ferma a 4,21, penalizzato da una delle valutazioni più basse in rivendibilità e da una durabilità insufficiente. Analoghe criticità per il Realme GT 6 e per il Redmi 14C, che evidenziano come il risparmio iniziale possa tradursi in costi maggiori nel medio termine per riparazioni e sostituzioni o una bassa resa nel tempo.
«La polarizzazione del mercato emerge con chiarezza dai nostri test – conclude il responsabile del WeFix.it Index -. Mentre i dispositivi premium consolidano la loro posizione con valori di rivendita superiori al 70% del prezzo di acquisto dopo 12 mesi, il segmento medio fatica a mantenere un bilanciamento conveniente tra: svalutazione dopo 12 mesi, costo di assistenza, valore di rivendibilità e conseguente durata attesa complessiva del dispositivo. È un trend che dovrebbe far riflettere i produttori sulla sostenibilità delle loro strategie di mercato. I nostri dati mostrano che gli smartphone di fascia media hanno registrato un aumento del 47% nei costi di riparazione rispetto al 2023, con una durata media della batteria inferiore del 22% rispetto ai modelli premium. Questa tendenza sta spingendo sempre più consumatori verso l’acquisto di dispositivi ricondizionati di fascia alta, un mercato che nel 2024 ha registrato una crescita del 34%. Se i produttori non invertiranno questa rotta, il rischio di perdere definitivamente la fascia media del mercato è molto elevato, con conseguenze significative sulla diversificazione dell’offerta e, in ultima analisi, sulla libertà di scelta dei consumatori».