Il Consiglio di Amministrazione di Eni, riunitosi ieri sotto la presidenza di Giuseppe Zafarana, ha approvato i risultati consolidati del terzo trimestre e dei nove mesi 2024.
Claudio Descalzi, AD di Eni, ha commentato: “Nel Q3 abbiamo ancora una volta dimostrato la solidità del nostro modello di business grazie a un portafoglio di attività caratterizzate da crescenti vantaggi competitivi, alla rigorosa disciplina adottata nei costi e negli investimenti, e ai continui progressi nell’esecuzione della nostra strategia di crescita e di creazione di valore, conseguendo risultati migliori delle aspettative. Le performance di cassa e di redditività sono state eccellenti in un contesto operativo meno favorevole. Il rapporto di leva è rimasto stabile al 22%, mentre abbiamo accelerato il ritmo di esecuzione dei riacquisti di azioni.
I progressi strategici attraverso il nostro portafoglio sono evidenti. Abbiamo aumentato la produzione upstream e nel contempo stiamo investendo nella successiva fase di crescita, per esempio conseguendo l’approvazione del piano di sviluppo dei nostri grandi progetti in Indonesia. La nostra strategia satellitare è in continuo sviluppo e, in tale ambito, siamo lieti di confermare l’investimento da 2,9 miliardi di euro da parte del fondo KKR in Enilive, che fa seguito alla transazione analoga che ha riguardato Plenitude nella prima parte dell’anno e dimostra la nostra capacità di attrarre investimenti, confermando il valore che stiamo esprimendo. Nel Regno Unito, abbiamo creato una nuova società satellite in ambito E&P grazie alla combinazione con Ithaca Energy, un ulteriore passo a sostegno della crescita.
Continua inoltre il nostro impegno nella transizione energetica. Nel trimestre abbiamo portato avanti i due progetti chiave di cattura/stoccaggio della CO2 di Ravenna in Italia e HyNet nel Regno Unito, mentre Plenitude continua a sviluppare la propria capacità di generazione rinnovabile e siamo al lavoro per costruire tre nuove bioraffinerie in Italia, Corea del Sud e Malesia.
Oltre ai traguardi finanziari e progettuali, siamo focalizzati sul miglioramento qualitativo del nostro portafoglio, sull’esplicitazione del valore inespresso dei business e sul mantenimento di una robusta posizione finanziaria. Nell’upstream continuiamo il programma di disinvestimenti e siamo negli stadi finali di valutazione di diverse opzioni di monetizzazione dei nostri recenti successi esplorativi in applicazione del nostro “dual exploration model”. Siamo impegnati nell’offrire ai nostri azionisti remunerazioni competitive e, sulla base dei risultati conseguiti, dei progressi strategici realizzati e considerando la previsione di significativa riduzione del rapporto di leva, annunciamo un ulteriore incremento del piano 2024 di riacquisto a 2 miliardi di euro”.
Nel terzo trimestre 2024 conseguito l’utile operativo proforma adjusted di 3,4 miliardi di euro e l’utile netto adjusted di 1,3 miliardi di euro. Il flusso di cassa adjusted di 2,9 miliardi di euro è stato sostenuto dai continui progressi nell’attuazione della strategia della Società, dal contributo dei nuovi progetti, dalla crescita dei business legati alla transizione e dalle azioni di efficienza e di disciplina finanziaria.
Nel terzo trimestre 2024, il settore Exploration & Production ha conseguito l’utile operativo proforma adjusted di 3,2 miliardi di euro sostenuto dalla crescita di nuovi progetti a più elevata redditività, dall’efficace esecuzione e dal controllo dei costi, nonostante l’indebolimento del Brent e l’apprezzamento dell’euro abbiano influenzato sia il confronto con il trimestre dell’anno precedente sia quello sequenziale. Solido livello produttivo, nonostante il calo sequenziale che ha risentito delle manutenzioni nel Mare del Nord, degli uragani nel Golfo del Messico, dei disinvestimenti e della minore attività in Libia.
Nel terzo trimestre 2024 il settore GGP ha conseguito l’utile operativo proforma adjusted di 0,25 miliardi di euro, +65% rispetto al trimestre 2023, per effetto dell’ottimizzazione del portafoglio gas e GNL.
Enilive ha conseguito l’utile operativo proforma adjusted di 0,18 miliardi di euro sostenuto dalla performance del marketing, parzialmente compensata dalla riduzione dei margini dei biocarburanti. Nel terzo trimestre Plenitude ha ottenuto l’utile operativo proforma adjusted di 0,13 miliardi di euro, in lieve riduzione rispetto al trimestre 2023, per effetto della più accentuata stagionalità del business e della riduzione delle vendite di gas che riflettono il trend della domanda.
L’utile operativo proforma adjusted di Refining ammonta a 0,03 miliardi di euro, in riduzione sia nel confronto con il trimestre precedente sia su base sequenziale, a causa del significativo deterioramento dello scenario. La chimica ha registrato ulteriori perdite per effetto dell’ininterrotta contrazione dell’industria a causa della debole domanda, della pressione competitiva e dei costi energetici più elevati in Europa rispetto ad altre geografie.
Nei nove mesi 2024 il flusso di cassa operativo adjusted prima del capitale circolante è stato pari a 10,7 miliardi di euro, ampiamente superiore al fabbisogno per gli investimenti organici di 6,1 miliardi di euro. Il free cash flow organico di 4,6 miliardi di euro ha finanziato la remunerazione degli Azionisti di 3,4 miliardi di euro e unitamente agli incassi da dismissione di 1,7 miliardi di euro ha consentito di contenere l’indebitamento finanziario netto a 12 miliardi di euro, considerando l’acquisizione di Neptune. Il rapporto di leva di 0,22 è in linea con il secondo trimestre, posizionandosi nell’intervallo obiettivo di 0,15-0,25 del piano 2024-27.
E&P conferma l’obiettivo di produzione; revisione al rialzo del risultato GGP. Le società satelliti della transizione sono attese conseguire solidi risultati nonostante un debole mercato, mentre i risultati finanziari della gestione industriale evidenziano un miglioramento rispetto alla precedente previsione a scenario costante.
E&P: la produzione di idrocarburi annuale è prevista a circa 1,7 milioni di boe/g alla nuova previsione di prezzo medio del Brent di 83 dollari/bbl.
GGP: l’EBIT proforma adjusted atteso di fine anno è rivisto al rialzo a circa 1,1 miliardi di euro.
Enilive e Plenitude: confermato l’EBITDA proforma adjusted di circa 1 miliardo di euro per ciascun segmento, nonostante un mercato sfavorevole; la capacità rinnovabile installata è prevista attestarsi a 4 GW a fine anno.