Nel mese di maggio 2024, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività aumenti dello 0,2% su base mensile e dello 0,8% su base annua, confermando la stima preliminare.

La stabilità dell’inflazione sottende andamenti contrapposti di diversi aggregati di spesa: in rallentamento risultano i prezzi dei Beni alimentari lavorati, dei Servizi relativi ai trasporti e dei Servizi relativi all’abitazione; per contro, si attenua la flessione dei prezzi degli Energetici non regolamentati e si interrompe quella dei regolamentati e accelerano lievemente i prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona.

Nel mese di maggio l’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, decelera, così come quella al netto dei soli beni energetici.

La dinamica tendenziale dei prezzi dei beni registra una flessione leggermente più ampia e quella dei servizi è stabile, determinando un aumento del differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni.

I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano su base tendenziale, come anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto.

L’aumento congiunturale dell’indice generale riflette, per lo più, la crescita dei prezzi dei Beni energetici regolamentati, dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona e dei Beni alimentari non lavorati. Gli effetti di questi aumenti sono stati solo in parte compensati dalla diminuzione dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati e dei Beni durevoli.

L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +0,8% per l’indice generale e a +1,8% per la componente di fondo.

L’indice armonizzato dei prezzi al consumo aumenta di 0,2% su base mensile e dello 0,8 su base annua, confermando la stima preliminare.

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