In occasione dei Samsung AI Days – AI for ALL, Samsung ha annunciato i risultati del nuovo Trend Radar sul tema “Italiani e Intelligenza Artificiale”, l’ultima di una serie di ricerche che l’azienda sviluppa insieme a Human Highway e che fotografano il rapporto degli Italiani con i nuovi trend digitali. L’analisi offre una panoramica sul rapporto degli Italiani con l’Intelligenza Artificiale, il loro livello di conoscenza, percezione e atteggiamento, i punti di forza e i benefici che è in grado di generare, i device che maggiormente vengono associati alle funzionalità dell’AI nella quotidianità.
Il 58% degli Italiani non ha ancora un’idea chiara di cosa sia effettivamente l’AI. Pur non comprendendone i dettagli tecnici, ne percepisce però i benefici nel presente e nel futuro. La GenZ è la generazione più preparata sull’argomento: il 55% di loro ha una conoscenza puntuale della materia. Seguono i Millennial e la GenX. Sono i Boomer invece la categoria con le idee meno chiare: infatti, tra coloro che dichiarano di avere una conoscenza vaga, il 71% è proprio di questa generazione.
Per quanto riguarda l’atteggiamento delle persone nei confronti di questa tecnologia nel nostro Paese, emerge in generale un clima di fiducia: il 65% degli Italiani ritiene che migliorerà la nostra vita. L’AI è il futuro per il 79% degli Italiani. L’AI viene percepita come un’innovazione in grado di semplificare l’uso della tecnologia nella vita quotidiana dall’84%, uno strumento che diventerà presto un alleato di tutti i giorni grazie al livello di personalizzazione che è in grado di abilitare in ciascun device, rispondendo alle necessità del singolo utente e un aiuto concreto a rendere la nostra vita più sostenibile perché ci supporterà nel ridurre i consumi energetici.
Un vero punto di forza dell’AI secondo gli Italiani è il risparmio sotto diversi punti di vista: il risparmio di tempo, per il 48% degli intervistati, il risparmio di risorse e il risparmio energetico per il 32%.
Il Trend Radar rivela che solo 1 Italiano su 4 dichiara di non utilizzare l’AI nella produttività quotidiana legata a studio o lavoro. Ricerca di informazioni su temi poco conosciuti, gestione/rielaborazione di informazioni e creazione di contenuti testuali e multimediali sono le operazioni più frequenti rispettivamente per il 32%, 25%, 24% degli intervistati. 1 Italiano su 3 indica inoltre l’AI come supporto fondamentale per le traduzioni. Ci sono differenze notevoli a livello generazionale: se solo l’11% della GenZ dichiara di non utilizzare AI nella produttività quotidiana, la percentuale sale al 21% dei Millennial, al 32% della GenX e il 37% circa dei Boomer. Quasi un rispondente su due della GenZ utilizza l’AI per cercare informazioni su temi poco conosciuti, il 35% nella gestione e rielaborazione di informazioni, il 24% per rivedere documenti, il 20% per la scrittura delle mail.
Solo 1 Italiano su 5 dichiara di non utilizzare l’AI per l’intrattenimento e relazioni sociali. Dai risultati del Trend Radar emerge che oltre il 26% del campione ritiene che l’AI svolga un ruolo sempre più centrale nel tempo libero, per godere maggiormente delle proprie passioni quali musica, viaggio, TV, streaming, podcast, gaming. Chi la utilizza, la ritiene utile per l’apprendimento delle lingue la gestione dell’agenda, seguite dall’intrattenimento televisivo e musicale in particolare per i suggerimenti di contenuti personalizzati. Interessante notare come per la GenZ questa percentuale salga addirittura al 41%: il 30% di loro la identifica in un aiuto per avere contenuti TV personalizzati, il 27% per la proposta di podcast e musica di interesse, il 18% nel gaming quale abilitatrice di relazioni sociali.
In tema di viaggi, invece, indagato all’interno della survey, solo il 15% del campione dichiara di non utilizzare l’AI. L’utilizzo maggiore viene fatto per le traduzioni simultanee, la ricerca di informazioni utili sul luogo di destinazione e la pianificazione. A guidare questa tendenza sono i Boomer con il 41% degli intervistati. In generale, infatti, l’utilizzo dell’AI legata ai viaggi aumenta con l’età, un aiuto per chi non conosce le lingue ma ama viaggiare.
Secondo gli Italiani, i device su cui l’Intelligenza Artificiale può raggiungere i massimi livelli di aiuto personalizzato sono: lo smartphone, il laptop, gli elettrodomestici, gli Smart TV, lo smartwatch, il tablet. Smartphone e laptop sono considerati i due device su cui l’AI ha maggiore impatto per la GenZ. Il laptop, invece, è il device che più può beneficiare dell’AI secondo il 49% dei Boomer. I Millennial identificano negli Smart TV i device in cui l’Intelligenza può̀ raggiungere i suoi massimi livelli di aiuto personalizzato all’utente. Gli elettrodomestici invece raggiungono il picco con la GenX.
Entrando nel dettaglio degli elettrodomestici, quelli secondo gli Italiani su cui l’Intelligenza Artificiale può raggiungere i massimi livelli di aiuto personalizzato sono il robot per le pulizie, la lavatrice, il frigorifero, la lavastoviglie e il forno. Il robot è considerato l’elettrodomestico in cui l’AI ha maggiore impatto, soprattutto per GenZ e Millennial. La lavatrice aumenta con l’età, raggiungendo il suo picco tra i Boomer al contrario del forno che raggiunge il picco con la GenZ. Il frigorifero invece raggiunge il picco con i Millennial.
Gli Italiani percepiscono infatti l’AI come una valida all’alleata anche in ambito domestico: il 29% della GenZ la ritiene utile in cucina per avere spunti sulle ricette da preparare, il 22% per mantenere la casa pulita. I Boomer ne vedono l’utilità nella riduzione dei consumi energetici e per migliorare la sicurezza della propria casa.