Approvati dal Consiglio di Amministrazione di De’ Longhi SpA i risultati consolidati del 2023.
Nel quarto trimestre il Gruppo ha realizzato: ricavi per 1.078,1 milioni di euro, in crescita del 4,7%; un adjusted Ebitda di 179,1 milioni di euro, pari al 16,6% dei ricavi; flusso di cassa prima dei dividendi e delle acquisizioni positivo per 336,6 milioni di euro.
Nei dodici mesi il Gruppo ha conseguito: ricavi a 3.075,9 milioni di euro, in calo del 2,6%; adjusted Ebitda a 444,2 milioni di euro, pari al 14,4% dei ricavi; utile netto a 250,4 milioni di euro, in crescita del 41,1%; posizione finanziaria netta positiva per 662,6 milioni di euro, in marcato miglioramento di 363,8 milioni di euro rispetto a fine 2022.

Il 2023 si è concluso con una crescita del fatturato in termini organici sostanzialmente neutrale e con una marginalità in forte recupero nei dodici mesi.
La prima metà del 2023 ha visto una parziale flessione dei ricavi, a causa principalmente di una partenza d’anno condizionata da alcuni fattori transitori e straordinari, come la sfidante comparazione rispetto al primo trimestre dei due anni precedenti, la riduzione dei livelli di scorte detenute dalla distribuzione e la discontinuità nel business del condizionamento mobile sul mercato americano.
Dal secondo trimestre, il Gruppo ha mostrato una significativa progressione ed espansione dei trend sottostanti, sia nel caffè che nel comparto della nutrition e preparazione dei cibi, conseguendo nella seconda parte dell’anno una crescita organica ad un tasso high-single digit, confermata nel quarto trimestre.
Nei dodici mesi il Gruppo ha mantenuto un livello di marginalità in costante miglioramento rispetto al 2022, che era stato impattato dalle pressioni inflazionistiche sui costi e da alcune inefficienze produttive. Tale recupero della marginalità è stato favorito da un rigoroso controllo degli investimenti e da un parziale allentamento delle pressioni inflattive su alcuni costi industriali, che, assieme ad un efficace gestione dei prezzi e da un continuo miglioramento del mix di prodotto, hanno contribuito a riportare la profittabilità del Gruppo in prossimità della media storica.
L’attuale scenario macroeconomico e geopolitico rimane contraddistinto da incertezza e variabilità, tuttavia i trend di miglioramento della crescita organica evidenziati negli ultimi trimestri consolidano la fase di progressiva normalizzazione post-pandemica.
Nel 2023 i ricavi del Gruppo si sono attestati a 3.075,9 milioni di euro, in parziale flessione rispetto all’anno precedente. La componente valutaria ha sottratto nei dodici mesi circa 2,4 punti percentuali di crescita, a causa principlamente degli impatti derivanti dalla svalutazione di alcune valute.
Nel quarto trimestre, la crescita del fatturato si è attestata al 4,7%, ma con un impatto negativo della componente valutaria rilevante, al netto della quale l’espansione dei ricavi sarebbe stata dell’8% circa.
Nei dodici mesi l’evoluzione geografica è stata condizionata dalla debole partenza d’anno, tuttavia segnaliamo una crescita organica generalizzata di tutte le macro-regioni nella seconda parte dell’anno. Nello specifico, nel quarto trimestre il Gruppo ha visto un’accelerazione della crescita organica nelle principali geografie.

Nel dettaglio l’Europa sud-occidentale ha conseguito una parziale flessione del fatturato nei dodici mesi, ma nella seconda parte dell’anno l’area ha evidenziato una crescita organica ad un tasso high-single digit con un’espansione nel quarto trimestre di ca. il 10%; nell’ultimo trimestre dell’anno, i principali mercati hanno ottenuto una forte accelerazione, con Germania e Francia che hanno evidenziato un fatturato in progressione high-teens.
L’Europa nord-orientale ha registrato un sostanziale trend positivo nel 2023, con una progressiva accelerazione dei trend nella seconda parte dell’anno grazie ad una significativa espansione delle categorie di prodotto core nei principali mercati dell’area; nello specifico, UK, Benelux, Repubblica Ceca & Slovacchia & Ungheria hanno evidenziato una crescita sostenuta, in ulteriore accelerazione rispetto ai dodici mesi.
L’area MEIA ha conseguito nel quarto trimestre una crescita organica ad un tasso low teens, tuttavia nei dodici mesi l’area rimane in territorio negativo principalmente a causa di uno sfidante contesto macroeconomico.
Nel 2023 il risultato dell’area America è stato significativamente condizionato dall’impatto dell’uscita dal business del condizionamento mobile, al netto del quale il fatturato sarebbe stato leggermente inferiore rispetto all’anno precedente, a causa di un quarto trimestre influenzato da un calo delle macchine a capsule e da un impatto negativo valutario; il business del caffè e della nutrition e preprarazione dei cibi risulta in territorio positivo in termini organici nei dodici mesi.
Infine, la regione Asia Pacific ha conseguito nei dodici mesi un’espansione del fatturato in termini organici, grazie ad un’accelerazione nella seconda parte dell’anno che ha visto realizzare nel quarto trimestre una crescita organica mid-single digit.

Per quanto riguarda l’evoluzione dei segmenti di prodotto, la performance delle categorie principali è migliorata gradualmente nel corso dell’anno, con trend di crescita organica in marcata ripresa nella seconda metà.
In termini di segmenti di prodotto, il comparto delle macchine per il caffè ad uso domestico ha evidenziato un fatturato allineato all’anno precedente, con uno sviluppo nel quarto trimestre che ha visto conseguire una crescita ad un tasso mid single digit. Nello specifico, la crescita nel trimestre è stata sostenuta da un’accelerazione ad un ritmo low teens sul comparto delle macchine superautomatiche, grazie al successo dei nuovi prodotti lanciati recentemente sul mercato.
Il segmento della nutrition e preparazione dei cibi, nonostante abbia chiuso l’anno in territorio negativo, nella seconda parte dell’anno ha evidenziato in entrambi i trimestri dinamiche favorevoli, con un recupero della crescita sostenuto principalmente da un importante sviluppo della categoria dei personal blenders.
Riguardo ai restanti segmenti, segnaliamo nel trimestre una significativa espansione dei prodotti dello stiro, che porta in territorio positivo nei dodici mesi il comparto home care, mentre l’andamento del comfort nel 2023 è stato fortemente condizionato dalla scelta del Gruppo di uscire dal mercato americano dei condizionatori portatili.
Infine, si evidenzia la significativa crescita delle macchine per il caffè professionali di Eversys, che ha mantenuto un trend di espansione sostenuto nell’anno, realizzando nei dodici mesi un fatturato in progressione di oltre il 30%.

Il Gruppo è stato in grado di migliorare sensibilmente il profilo di marginalità nel corso del 2023, prevalentemente grazie ad un efficace gestione dei prezzi, ad un continuo miglioramento del mix di prodotto e ad un parziale allentamento delle pressioni inflattive su alcuni costi di prodotto.
Nei dodici mesi il margine industriale netto si è attestato a 1.504,3 milioni di euro, pari al 48,9% dei ricavi, rispetto al 47,3% del 2022, beneficiando di un effetto positivo del price-mix e di un allentamento delle pressioni inflazionistiche sui costi di prodotto. L’Ebitda adjusted è stato pari a 444,2 milioni di euro, ovvero il 14,4% dei ricavi, in marcato miglioramento rispetto all’11,5% dell’anno precedente. Il costante incremento della profittabilità realizzato nell’arco dell’anno è stato anche favorito da una parziale riduzione degli investimenti in media e comunicazione, grazie ad una rafforzata efficacia di spesa e un più mirato impiego degli asset e dei canali. Si segnala infine un impatto negativo di circa 28 milioni di euro derivante dalla componente valutaria.
L’Ebitda è stato pari a 437,8 milioni di euro, ovvero il 14,2% dei ricavi dopo 5,5 milioni di euro di oneri non ricorrenti rispetto agli 8,3 milioni di proventi non ricorrenti nel 2022. Il risultato operativo si è attestato a 329,6 milioni di euro, pari al 10,7% dei ricavi, con un livello di ammortamenti sostanzialmente allineato al 2022. Infine, l’utile netto di competenza del Gruppo è stato pari a 250,4 milioni di euro, pari all’8,1% dei ricavi. Gli oneri finanziari si sono attestati a 2,3 milioni di euro, rispetto ai 25,3 milioni di euro del 2022, grazie ad un’attenta politica di investimento della liquidità e ad una efficace gestione valutaria.
Nel quarto trimestre il margine industriale netto si è attestato a 518,1 milioni di euro, pari al 48,1% dei ricavi, rispetto al 46,4% del 2022, beneficiando di una discesa dei costi industriali e logistici. L’Ebitda adjusted è stato pari a 179,1 milioni di euro, ovvero il 16,6% dei ricavi, in recupero rispetto al 14,6% evidenziato nel 2022. Nel trimestre, nonostante un effetto valutario negativo, la riduzione delle pressioni inflattive sui costi industriali e logistici, assieme ad un miglioramento del mix, hanno contribuito a migliorare la profittabilità del trimestre.
Il Gruppo ha chiuso l’esercizio 2023 con una Posizione Finanziaria Netta attiva per 662,6 milioni di euro, in aumento di 363,8 milioni di euro nei 12 mesi a seguito di una significativa generazione di cassa realizzata nel quarto trimestre.
Il flusso di cassa, prima dei dividendi e delle acquisizioni è stato pari a 435,9 milioni di euro nei dodici mesi.

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