A ottobre 2023 si stima una diminuzione sia del clima di fiducia dei consumatori sia dell’indice composito del clima di fiducia delle imprese, che cala da 104,9 a 103,9.
Si segnala un diffuso peggioramento delle opinioni dei consumatori sia sulla situazione personale sia su quella economica generale. Coerentemente, i quattro indicatori calcolati mensilmente a partire dalle stesse componenti segnano dinamiche negative: il clima economico e il clima futuro registrano le flessioni più consistenti; il clima corrente cala da 100,2 a 97,4 e il clima personale scende da 102,2 a 98,6.
Con riferimento alle imprese, nella manifattura e nei servizi si stima una riduzione, seppur con intensità diverse, dell’indice di fiducia. Nelle costruzioni, in controtendenza, la fiducia è in miglioramento. Più in dettaglio, l’indice di fiducia scende nella manifattura da 96,4 a 96; nei servizi di mercato e nel commercio al dettaglio il calo è più deciso con l’indice che passa, rispettivamente, da 100,5 a 98,1 e da 107,1 a 106. Nelle costruzioni, invece, l’indicatore sale.
Quanto alle componenti degli indici di fiducia, nella manifattura peggiorano i giudizi sugli ordini mentre crescono le attese sulla produzione e le scorte sono giudicate in lieve decumulo. Nelle costruzioni tutte le componenti migliorano.
Passando ai servizi di mercato, sia i giudizi sugli ordini sia quelli sull’andamento degli affari sono in peggioramento, mentre le attese sugli ordini aumentano. Per quanto attiene al commercio al dettaglio, i giudizi sulle vendite sono improntati all’ottimismo in presenza, tuttavia, di un accumulo di scorte di magazzino e di un deterioramento delle attese sulle vendite.
Secondo le consuete domande trimestrali sulla capacità produttiva rivolte alle imprese manifatturiere, nel terzo trimestre 2023 si stima una diminuzione del grado di utilizzo degli impianti.