Il Consiglio di Amministrazione di Terna S.p.A. ha esaminato e approvato i risultati al 31 marzo 2023.

I primi tre mesi dell’anno, sulla scia del 2022, hanno continuato a essere caratterizzati da uno scenario complesso con prezzi delle commodities ancora elevati a causa delle tensioni internazionali.

Nonostante il contesto sfidante e molto volatile, Terna ha registrato un significativo miglioramento di tutti gli indicatori economico-finanziari, proseguendo nel percorso di crescita degli investimenti, in coerenza con il suo ruolo di regista della transizione energetica. Al fine di assicurare lo sviluppo di una rete di trasmissione nazionale sempre più sostenibile, efficiente e in grado di integrare al meglio l’energia prodotta da fonti rinnovabili, nel corso dei primi tre mesi del 2023 Terna ha realizzato investimenti per 314,9 milioni di euro, con un incremento del 7,4% rispetto al primo trimestre del 2022 che aveva registrato, a sua volta, una crescita di oltre il 20% sull’anno precedente.

“I risultati del primo trimestre del 2023, conseguiti in un contesto sicuramente impegnativo, dimostrano la validità della strategia e delle azioni dispiegate nel corso degli ultimi tre anni. Grazie al continuo incremento degli investimenti a beneficio della transizione energetica e dell’economia italiana, proseguito nei primi tre mesi dell’anno, Terna ha potuto rafforzare ulteriormente il suo ruolo di regista del sistema elettrico italiano”, ha dichiarato Stefano Donnarumma.

I ricavi del primo trimestre del 2023, pari a 712,5 milioni di euro, registrano un aumento di 68,1 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2022. Tale risultato è dovuto principalmente alla crescita dei ricavi delle Attività Regolate, grazie all’incremento della base asset regolata e agli effetti dei meccanismi incentivanti output based, oltre al maggior apporto delle Attività Non Regolate.

L’EBITDA del periodo si attesta a 500 milioni di euro, in crescita di 38,7 milioni di euro rispetto ai 461,3 milioni di euro dei primi tre mesi del 2022, per un miglior risultato delle Attività Regolate.

L’EBIT del periodo, a valle di ammortamenti e svalutazioni pari a 186,6 milioni di euro, si attesta a 313,4 milioni di euro, rispetto ai 293,7 milioni di euro dei primi tre mesi del 2022.

Gli oneri finanziari netti del periodo, pari a 32,1 milioni di euro, rilevano un incremento di 7,7 milioni di euro rispetto ai 24,4 milioni di euro del primo trimestre del 2022, principalmente dovuto all’aumento dell’inflazione e dei tassi di mercato, parzialmente compensato dagli oneri finanziari capitalizzati e dai maggiori proventi derivanti dall’investimento della liquidità.

Il risultato ante imposte si attesta a 281,3 milioni di euro, in aumento di 12 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2022.

L’utile netto di Gruppo del periodo è pari a 200,2 milioni di euro, in crescita di 8,4 milioni di euro rispetto ai 191,8 milioni di euro del primo trimestre del 2022.

La situazione patrimoniale consolidata registra un patrimonio netto di Gruppo pari a 6.331,4 milioni di euro, a fronte dei 6.142 milioni di euro al 31 dicembre 2022.

L’indebitamento finanziario netto si attesta a 8.847,2 milioni di euro, rispetto agli 8.576,3 milioni di euro di fine 2022, a supporto della crescita degli investimenti del periodo.

Gli investimenti complessivi effettuati dal Gruppo Terna nel periodo sono pari a 314,9 milioni di euro, in crescita del 7,4% rispetto ai 293,3 milioni di euro del corrispondente periodo del 2022. Tra i principali progetti del periodo si segnalano il proseguimento delle attività propedeutiche all’avvio dei lavori per il “Ramo Est” e di quelle autorizzative per il “Ramo Ovest” del Tyrrhenian Link, gli interventi per accrescere la capacità di scambio fra le diverse zone del mercato elettrico in Sicilia, le attività di realizzazione dei collegamenti ‘Elba-Continente’, ‘Colunga-Calenzano’, delle stazioni elettriche di Magenta (MI) e di Cerignola (FG), nonché il proseguimento del piano di installazione dei compensatori sincroni.

I dipendenti del Gruppo, a fine marzo 2023, sono pari a 5.601, in crescita di 104 unità rispetto al 31 dicembre 2022, principalmente per la copertura dei fabbisogni necessari alla realizzazione dello sfidante piano di investimenti previsto nell’aggiornamento del Piano Industriale 2021-2025 “Driving Energy”, oltre che per il rafforzamento delle competenze distintive del Gruppo.

Share Button