“L’intelligenza artificiale sta avendo un impatto travolgente sulla società odierna e l’AI Week ne è la prova vivente”: con queste parole Giacinto Fiore, co-founder di IA Spiegata Semplice e co-organizzatore della manifestazione, definisce il panorama generale e, allo stesso tempo, mette in luce il successo ottenuto dall’evento di punta del settore. L’AI Week, infatti, chiude la sua quarta edizione, la prima in presenza, con numeri da record: quasi 3mila presenze, oltre 1.000 incontri di networking organizzati tra le aziende per fare business, più di 5mila ore di video visualizzate nell’edizione online condivisa sulla piattaforma AI Play e oltre 100 use cases ascoltati. E non è tutto: in vista della prossima edizione, prevista per maggio 2024, sono già stati venduti i primi 100 ticket. “Manager, imprenditori, professionisti, startup e studenti, tutti presenti per scoprire le infinite potenzialità dell’intelligenza artificiale – afferma Fiore – Non potevamo chiedere di meglio per celebrare la prima edizione in presenza dell’AI Week, evento che, anno dopo anno, assume sempre più importanza a livello nazionale ed internazionale. Al giorno d’oggi, l’intelligenza artificiale è uno strumento potentissimo e, soprattutto, dalla connotazione più umana che tecnologica. Questo non significa che debba sostituire l’uomo in quanto tale, bensì essere uno strumento che faciliti l’esistenza dell’essere umano e le sue attività quotidiane”.

Le tematiche affrontate e i possibili campi di applicazione dell’IA analizzati nel corso della settimana e, in particolar modo, durante le due giornate a Rimini, sono stati innumerevoli: dalla medicina alla politica, dall’astronomia alla fisica fino al mondo del customer care. “Centinaia di aziende italiane sono ad oggi coinvolte nell’onda dell’intelligenza artificiale – dichiara Pasquale Viscanti, co-founder di IA Spiegata Semplice e co-organizzatore dell’AI Week – Qualche anno fa le aziende ci chiedevano chi fosse in grado di offrire soluzioni AI addicted, ora, invece, la domanda è cosa questi fornitori possono fare per migliorare il business e l’operatività delle organizzazioni. La risposta, anzi le risposte hanno nomi precisi e possono assumere forme differenti, tra cui piattaforme e avatar virtuali in grado di conversare. Siamo ben consapevoli dei progressi che sono stati fatti e che sono tuttora in corso d’opera, ma, al tempo stesso, sappiamo che ulteriori sviluppi e miglioramenti sono a portata di manager e professionisti di ogni campo operativo. Il passepartout? Senza ombra di dubbio la tecnologia del momento”.

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