A Crotone sono iniziati nei giorni scorsi i lavori di Open Fiber per realizzare la nuova rete integralmente in fibra ottica FTTH. Si tratta della migliore tecnologia attualmente disponibile sul mercato, in grado di raggiungere una velocità di connessione fino a 10 Gigabit per secondo e capace di assicurare una vasta gamma di servizi digitali.
L’intervento nella città calabrese rientra nel piano di investimento diretto di Open Fiber che complessivamente interessa 270 città italiane. Per realizzare la moderna infrastruttura FTTH nel capoluogo crotonese, la società guidata da Mario Rossetti investirà circa 6 milioni di euro di fondi privati per cablare circa 18mila unità immobiliari tra abitazioni, attività commerciali e uffici. La nuova infrastruttura si svilupperà per circa 110 chilometri, realizzati in parte grazie al riutilizzo di reti esistenti. Complessivamente verranno stesi 10mila km di fibra ottica.
Le modalità di realizzazione degli interventi sono disciplinate dal “Decreto Scavi”, che prevedono da parte di Open Fiber specifiche garanzie nelle operazioni di scavo e di ripristino del manto stradale, svolte d’intesa con i competenti uffici tecnici comunali.
L’investimento che Open Fiber ha stanziato anche su Crotone rientra tra gli obiettivi di trasformazione digitale per il rilancio socioeconomico e infrastrutturale del Paese e dei suoi territori, grazie all’installazione di reti a banda ultra larga di ultima generazione che garantiscano performance elevate in termini di velocità, latenza ed affidabilità.
I cantieri di Open Fiber nella città pitagorica sono stati avviati nell’area dell’ospedale “San Giovanni di Dio”, il Parco Pignera e proseguiranno a breve nella zona compresa tra il Tribunale e il Municipio per poi raggiungere gli altri quartieri. Si tratta di un importante intervento su un territorio esteso e strategico che, grazie alla banda ultra larga, garantirà a cittadini e imprese commerciali di usufruire di numerosi servizi abilitanti negli ambiti dello smart working, dello streaming online di contenuti in HD, l’accesso ai servizi avanzati della Pubblica amministrazione, la telemedicina, il cloud computing e l’utilizzo di applicazioni Smart City quali la mobilità sostenibile, il controllo elettronico degli accessi, il monitoraggio ambientale e la gestione dell’illuminazione pubblica.