Praim ha annunciato il rilascio di ThinOX 12, la nuova versione del sistema operativo interamente sviluppato dall’azienda, basato su tecnologia Linux a 64-bit, che oggi viene distribuito sui Thin Client Praim o in versione ThinOX4PC per poter essere installato o eseguito live da USB anche su altri hardware di diversi produttori, rendendoli sicuri e completamente gestibili.
Il passaggio a ThinOX 12 segna un’evoluzione importante, poiché abilita all’utilizzo nelle moderne infrastrutture IT, in particolar modo quelle sviluppate per accedere a risorse virtuali e/o in Cloud. Infatti, ThinOX integra la nuova generazione di kernel Linux, in grado sia di supportare le ultime piattaforme e periferiche hardware sia di garantire compatibilità ed efficienza nell’utilizzo dei più recenti aggiornamenti delle tecnologie VDI, offerte dai principali player tecnologici a livello mondiale come Citrix, VMware, Microsoft, e altri ancora.
La nuova versione di ThinOX vede un’ulteriore evoluzione e rafforzamento di tutte le proprietà di sicurezza che già la caratterizzano come soluzione ideale per i casi d’uso con elevati criteri di protezione. Inoltre si distingue per la capacità di supportare al meglio anche in un contesto di virtualizzazione i moderni scenari di lavoro remoto o ibrido, integrando le principali ottimizzazioni pensate per la collaborazione attraverso strumenti di video-conferencing, come ad esempio Microsoft Teams e Zoom.
La versione 12 rappresenta l’ultima evoluzione del sistema base di ThinOX e comprende tra le altre cose, l’integrazione di Citrix Workspace App versione 22.07 e di VMware Horizon versione 22.06, in entrambi i casi ottimizzati per MS Teams. Sono inoltre integrate anche la versione 2.8.0 di FreeRDP e la versione 3.5.0 di UDS. Infine, per i clienti Citrix, è stato incluso anche il plugin di ottimizzazione per Zoom.
ThinOX 12 include anche ulteriori migliorie tra cui il potenziamento della configurazione video su postazioni multi-monitor, a supporto dei moderni casi d’uso anche nei contesti più esigenti, l’aggiornamento del kernel, degli algoritmi di crittografia a 512-bit o superiori, e di molti altri moduli e applicativi tra cui i browser integrati.,