OVHcloud presenta l’ultima generazione di datacenter iper-resilienti e sostenibili
OVHcloud ha inaugurato un nuovo datacenter a Strasburgo: SBG5. Durante l’evento, tenutosi alla presenza del Ministro dell’Economia, delle Finanze e della Sovranità Industriale e Digitale, Bruno Le Maire, del Ministro delegato per la Transizione Digitale e le Telecomunicazioni Jean-Noël Barrot, del Commissario Europeo per il Mercato Interno, Thierry Breton, oltre che dei rappresentanti delle autorità locali e del settore francese del Cloud, il Gruppo ha rivelato l’ampia portata delle innovazioni derivanti dal piano di hyper-resilience, nonché le misure messe in atto per ridurre significativamente l’impatto ambientale delle proprie infrastrutture. Nell’ambito del piano strategico, OVHcloud conferma l’apertura di 15 siti entro il 2024, per fornire ai propri clienti soluzioni IaaS e PaaS innovative in un contesto affidabile e sostenibile. Questa ambiziosa politica industriale consentirà al Gruppo di ampliare i siti esistenti, espandersi in nuove aree geografiche e affrontare nuovi casi d’uso attraverso un modello iper-resiliente e sostenibile.
“In un mercato in piena espansione, OVHcloud si distingue per la propria capacità di fornire soluzioni innovative con il miglior rapporto prezzo-prestazioni, rispettando al contempo i più elevati standard di sicurezza e implementando un modello che rispetta il nostro impegno ambientale. L’apertura dell’SBG5 è un emblema forte di questa strategia industriale, che ci permette di difendere i valori europei di un cloud aperto, affidabile e sostenibile, e ciò vale per i nostri clienti in tutto il mondo. Il nostro radicamento locale e i nostri costanti investimenti nei territori ci permettono di rafforzare la nostra posizione nei bacini occupazionali per introdurre nuove competenze”, ha dichiarato Michel Paulin, CEO di OVHcloud.
Bruno Le Maire e Jean-Noël Barrot hanno affermato “L’apertura di questo nuovo datacenter, con consumi energetici ridotti, segna un passo fondamentale nello sviluppo di OVHcloud. In questo modo, l’azienda si posiziona al centro della sovranità digitale francese ed europea, che il Governo sta contribuendo a costruire dal 2017. Ciò dimostra la resilienza e l’innovazione dell’ecosistema cloud francese e rafforza la scelta della Francia di mantenere il pieno controllo sui propri dati”.
SBG5 è il primo datacenter la cui progettazione deriva dal piano di hyper-resilience adottato già nell’aprile 2021, con un investimento di 30 milioni di euro. Il sito, con una superficie di
1.700 mq, conta 19 sale isolate che utilizzano strutture in muratura per suddividere le diverse sezioni, garantendo una resistenza ai possibili danni prodotti dal fuoco fino a due ore. L’impianto antincendio a gas è classificato APSAD R13 e il sistema di rilevazione fumi VESDA è classificato APSAD R7. I 7 locali energia e i 3 locali batterie sono situati all’esterno dell’edificio.
In linea con quanto previsto, il Gruppo lancerà un nuovo datacenter dedicato ai backup dei dati primari, situato in remoto rispetto alle sedi operative dei servizi. Inizialmente implementato per i clienti francesi, il Gruppo intende estendere questo servizio a tutto il portafoglio e a tutte le location.
Oltre a questa soluzione di remote storage, OVHcloud offre una serie di servizi per facilitare il backup e il disaster recovery, come Veeam Enterprise per la sicurezza del business attraverso il backup dei carichi di lavoro strategici e Zerto per il backup e il ripristino delle macchine virtuali nell’ambito di piani di disaster recovery su infrastrutture Hosted Private Cloud.
Infine, a novembre 2022, OVHcloud lancerà un nuovo servizio di storage: Cold Archive, una soluzione iper-resiliente a un prezzo molto competitivo. Questo servizio consentirà alle aziende di archiviare nel lungo periodo i cosiddetti “dati freddi”, che potranno beneficiare della massima sicurezza e affidabilità.
Il servizio si basa su 4 mini data center distribuiti in tutta la Francia con una distanza minima di 200 km tra i siti. Grazie all’interconnessione di ogni sito, viene garantito un livello di backup permanente con meccanismi di ridondanza, in qualsiasi situazione. Presebte anche una soluzione di archiviazione resiliente su nastro, sviluppata in collaborazione con IBM e Atempo. Questa soluzione sarà resa disponibile a partire da novembre 2022 per fornire ai clienti una soluzione di archiviazione ultra-sicura a lungo termine.
Nell’ottica di ridurre l’impatto ambientale, il sito SBG5 beneficia dei principi di frugalità ed efficienza perfezionati da OVHcloud in oltre 20 anni, in particolare del suo sistema di raffreddamento ad acqua dei componenti server che contribuisce a un rapporto di efficacia di utilizzo dell’acqua inferiore a 0,2 l/kWh, ovvero l’equivalente di un bicchiere d’acqua per raffreddare un server nel corso di un utilizzo di 10 ore. Mentre il WUE medio del settore Cloud si attesta su 1,8 l/kWh, OVHcloud si distingue per il suo sistema a circuito chiuso che limita lo spreco di liquidi, oltre che per l’utilizzo di dry cooler e l’assenza di aria condizionata nelle sale server.
Queste innovazioni consentono al Gruppo di raggiungere un indice di efficienza energetica compreso tra 1,1 e 1,2 secondo le stime del 2021. Implementando un modello che contribuisce alla riduzione dell’energia consumata dai sistemi di raffreddamento e dalle ventole, OVHcloud è un passo avanti rispetto agli impegni assunti dal settore nei confronti della Commissione Europea. Questo insieme di requisiti ambientali soddisfa le più alte aspettative del mercato e aprirà la strada a tutte le prossime realizzazioni del Gruppo.
Grazie alle server farm di Croix, in Francia, e Beauharnois, in Canada, OVHcloud ha il controllo totale della progettazione e della produzione dei server, beneficiando di vantaggi significativi in termini di innovazione, competitività e resilienza. Grazie a questo modello integrato verticalmente, OVHcloud gode di cicli di produzione brevi e circolari. L’autorità di regolamentazione francese ARCEP e l’Agenzia francese per la transizione ecologica ADEME stimano entrambe che il 78% delle emissioni di CO2 legate al Cloud siano riconducibili alla produzione di hardware. La capacità di OVHcloud di ricondizionare e smontare il 100% dei suoi componenti consente di estendere il loro ciclo di vita per un’innovazione costante. Il Gruppo continua a impegnarsi per ottimizzare l’uso delle risorse e per controllare meglio gli impatti ambientali delle proprie attività sull’intera catena del valore, in particolare nell’ambito 3.