La rete a banda ultra larga di Open Fiber si estende anche a Brugherio, importante comune della provincia Monza Brianza, che potrà così beneficiare di servizi innovativi e di ultima generazione. La società, guidata da Mario Rossetti, investirà nella città 4 milioni di euro per collegare, attraverso un’infrastruttura in modalità FTTH, fino a 11mila unità immobiliari.

Sono già in corso le attività di progettazione per la posa dell’infrastruttura nell’area cittadina e nel comune verrà installato anche il POP, ossia la centrale che accenderà la rete di tutto il territorio urbano. La posa della infrastruttura sarà eseguita, ove possibile, mediante il riutilizzo di cavidotti e reti sotterranee o aeree già esistenti, mentre gli scavi saranno effettuati privilegiando modalità innovative e a basso impatto ambientale.

La copertura della città di Brugherio rafforza maggiormente il ruolo di Open Fiber in Lombardia e, nello specifico, la società ha già investito circa 500 milioni di euro per un totale di quasi 1 milione e 500mila unità immobiliari già collegate alla rete in fibra ottica nelle maggiori città lombarde.

“Con la convenzione tra Comune e Open Fiber si aggiunge un fondamentale tassello nel percorso di innovazione che si sta realizzando in città, anche in termini di digitalizzazione e nuove opportunità per velocizzare pratiche e accedere a servizi – dichiara Marco Troiano, Sindaco del Comune di Brugherio – Con questa collaborazione cittadini, imprese e associazioni potranno disporre di una rete che ci fa diventare un Comune in grado di offrire e ricevere servizi nuovi e più moderni”.

“Questo progetto di infrastruttura in fibra ottica, che garantisce una velocità fino a 10 Gigabit al secondo, – sottolinea Antonio Chiesa, Regional Manager di Open Fiber per la Lombardia – permetterà ai cittadini di disporre di una rete a prova di futuro. Ci troviamo in un importante parte del territorio lombardo dove la rete a banda ultra larga di Open Fiber abiliterà tutti i cittadini ad utilizzare servizi oramai indispensabili in questa era digitalizzata quali: lo smart working, la didattica a distanza, ma anche il cloud computing, lo streaming online e in 4K, esponenzialmente cresciuti in questi mesi di pandemia, garantendo una connessione sicura e a bassa latenza.”

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