Si è riunito il Consiglio di Amministrazione di A2A S.p.A. che ha esaminato e approvato l’Informativa trimestrale al 30 settembre 2021.

Nel periodo in esame A2A ha registrato ottimi risultati, evidenziando indicatori economico-finanziari in significativa crescita, grazie al contributo di tutte le Business Unit del Gruppo e alle operazioni M&A concluse nell’anno precedente e nell’anno in corso.
I risultati del periodo vanno inquadrati in un contesto complesso che vede una ripresa della domanda di beni e servizi, in particolare dei consumi energetici, a seguito dell’attenuazione delle misure di contenimento della pandemia e una forte tensione sul mercato energetico determinata da una
concomitanza di cause quali fattori climatici, bassi livelli di offerta energetica nazionale, volumi di produzione rinnovabile ai minimi da inizio anno – soprattutto nella componente idroelettrica – che hanno alimentato una spinta rialzista dei prezzi energetici, via via rafforzata nell’arco del periodo in esame.
Nei primi nove mesi del 2021, infatti, il PUN ha registrato un incremento del 141,8% rispetto al medesimo periodo del 2020, raggiungendo nel mese di settembre il massimo storico di 158,6 euro/MWh. La crescita del prezzo del PUN riflette un’analoga escalation dei prezzi del gas al PSV e della CO2; Il costo medio del gas al PSV nel periodo in esame infatti è stato pari a 30,1 euro/MWh, in crescita del 234,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno
precedente. Le quotazioni della CO2 si sono attestate ad un prezzo medio di 48,3 euro/ton nei primi nove mesi del 2021.
A2A ha continuato a perseguire una politica di hedging del prezzo delle commodities prudente, finalizzata al contenimento del rischio e della volatilità nel medio termine. Il livello di coperture elevato, iniziate già a partire dal 2020, ha pertanto contenuto il beneficio potenzialmente ottenibile dal significativo incremento dei prezzi dell’energia.
La straordinaria dinamica dei prezzi unitamente alla crescita della domanda, l’ottima performance di tutte le Business Unit e il contributo delle nuove società acquisite, hanno garantito per i primi nove mesi del 2021 buoni risultati: forte aumento del fatturato; crescita della marginalità operativa, in linea con quanto già consuntivato nel primo semestre.
Gli Investimenti, pari a 640 milioni di euro, risultano in incremento del 55% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. In particolare, è stata impressa una forte spinta agli investimenti di sviluppo mirati al recupero di energia e materia, al potenziamento delle reti di distribuzione, alle reti idriche e fognarie, agli impianti di depurazione, agli impianti fotovoltaici e alla digitalizzazione del Gruppo.
Le operazioni di M&A, pienamente in linea con il Piano Industriale 2021-2030 basato su transizione energetica ed economia circolare, hanno principalmente riguardato il campo delle bioenergie e l’incremento della potenza installata da fonti rinnovabili. Al 30 settembre, la capacità installata da fonte rinnovabile pari a 2.235 MW risulta in incremento del 14% rispetto al corrispondente periodo del 2020.

Nei primi nove mesi del 2021 i Ricavi del Gruppo A2A sono risultati pari a 6.456 milioni di euro, in aumento del 34,4% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente.
L’incremento è riconducibile per oltre il 50% all’aumento dei prezzi e alla crescita dei volumi venduti ed intermediati dei mercati energetici all’ingrosso, in particolare dell’energia elettrica. Crescono anche i ricavi retail grazie all’aumento dei prezzi unitari dell’elettricità e alle maggiori quantità vendute ai clienti del mercato libero elettrico e gas.
Alla variazione positiva, infine, hanno contribuito per circa il 13% le nuove società acquisite nell’ultimo trimestre del 2020 e nel 2021.
Il Margine Operativo Lordo si è attestato a 959 milioni di euro, in aumento di 137 milioni di euro rispetto primi nove mesi del 2020.
Al netto delle partite non ricorrenti, Il Margine Operativo Lordo Ordinario è cresciuto di 128 milioni di euro. Escludendo anche l’apporto incrementale derivante dal consolidamento di AEB e delle altre società acquisite, la crescita organica risulta pari a 78 milioni di euro.
Il Risultato Operativo Netto, pari a 454 milioni di euro cresce di 54 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2020.
L’Utile Netto di pertinenza del Gruppo nei primi nove mesi del 2021 risulta pari a 394 milioni di euro, in aumento dell’81% rispetto a quello registrato nel corrispondente periodo del 2020.
Nei primi nove mesi del 2021 i Ricavi del Gruppo A2A sono risultati pari a 6.456 milioni di euro, inaumento del 34,4% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. L’incremento è riconducibile per oltre il 50% all’aumento dei prezzi e alla crescita dei volumi venduti ed intermediati dei mercati energetici all’ingrosso, in particolare dell’energia elettrica. Crescono anche i ricavi retail grazie all’aumento dei prezzi unitari dell’elettricità e alle maggiori quantità vendute ai clienti del mercato libero elettrico e gas.
Il Margine Operativo Lordo si è attestato a 959 milioni di euro, in aumento di 137 milioni di euro rispetto primi nove mesi del 2020.
Il Risultato Operativo Netto, pari a 454 milioni di euro cresce di +54 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2020.
L’Utile Netto di pertinenza del Gruppo nei primi nove mesi del 2021 risulta pari a 394 milioni di euro, in aumento dell’81% rispetto a quello registrato nel corrispondente periodo del 2020.
La Posizione Finanziaria Netta di Consolidato al 30 settembre 2021 risulta pari a 3.782 milioni di euro.

“Nei primi 9 mesi del 2021 abbiamo proseguito con la nostra significativa crescita industriale e economica, improntata alla sostenibilità e alla transizione ecologica. Registriamo l’aumento di tutti gli
indicatori finanziari e il record degli investimenti sul periodo; abbiamo impresso un’ulteriore accelerazione alla nostra capacità installata da fonti rinnovabili e ridotto il fattore emissivo del Gruppo”, ha commentato Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A – “Il nostro impegno resta focalizzato sulla transizione energetica e l’economia circolare per garantire un importante contributo al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione e per realizzare infrastrutture necessarie a
colmare il gap impiantistico di alcuni territori. Asset strategici che potranno consentire al nostro Paese di restare al riparo dalle turbolenze del mercato e dal conseguente aumento del costo dell’energia, a beneficio dei cittadini”.

Share Button