Esprinet annuncia i risultati del trimestre
Il Consiglio di Amministrazione di ESPRINET ha approvato il Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2021 ed il Piano Industriale 2022-2024.
Nei nove mesi 2021 i Ricavi, pari a 3.210,8 milioni di euro, registrano una crescita del 9% rispetto allo stesso periodo del 2020 pari a 2.959,1 milioni di euro. A tale risultato hanno concorso sia la crescita organica sia il contributo di 129,8 milioni di euro derivante dalle attività del Gruppo GTI acquisito in Spagna nel Q4 2020 e di Dacom S.p.A. e idMAINT S.r.l. in Italia, acquisite all’inizio del Q1 2021.
Il Margine Commerciale Lordo, pari a 165,8 milioni di euro, evidenzia un aumento del 29% rispetto ai nove mesi dello scorso anno per effetto sia dei maggiori ricavi sia del miglioramento del margine percentuale che si attesta a 5,16%. Tale risultato è stato raggiunto grazie alla maggiore incidenza delle linee di business ad alto margine e al costante impegno per garantire la migliore customer satisfaction, che si è tradotto nell’aumento del margine percentuale di quasi tutte le linee di business.
L’EBITDA Adjusted pari a 57,9 milioni di euro, in crescita del 39% rispetto a 41,6 milioni di euro dei nove mesi dello scorso anno, è calcolato al lordo di costi di natura non ricorrente, sostenuti per la realizzazione del nuovo magazzino in Italia, pari a 0,8 milioni di euro. Se si esclude l’apporto positivo di 5,3 milioni di euro derivante dalle acquisizioni sopra citate, il dato si attesta a 52,6 milioni di euro.
L’incidenza sui ricavi sale all’1,8% rispetto all’1,41% registrato al 30 settembre 2020, nonostante l’aumento del peso dei costi operativi in conseguenza principalmente delle acquisizioni del Gruppo GTI, di Dacom S.p.A. e di idMAINT S.r.l..
L’EBIT Adjusted è pari a 45,8 milioni di euro, calcolato al lordo dei costi di natura non ricorrente sopra menzionati, e registra una crescita del 48% rispetto a 30,9 milioni di euro rilevati nei nove mesi dello scorso anno. L’incidenza sui ricavi sale all’1,43% rispetto all’ 1,05% dei 9 mesi del 2020.
L’EBIT è pari a 44,9 milioni di euro ed evidenzia una crescita del 63% rispetto al valore di 27,6 milioni di euro dei 9mesi del 2020 in cui si registravano 3,4 milioni di euro di oneri non ricorrenti.
L’Utile ante imposte, pari a 39,3 milioni di euro, segna un incremento del 69% rispetto a 23,3 milioni di euro dei 9 mesi del 2020. L’Utile Netto, in crescita del 64%, è pari a 28,6 milioni di euro.
Al 30 settembre 2021, secondo i dati Context, il giro d’affari complessivo dei distributori in Italia, Spagna e Portogallo, mercati di riferimento del Gruppo, risulta in crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
L’Italia registra un incremento dell’8% ed il mercato raggiunge un giro d’affari di 6,6 miliardi di euro. Dopo una crescita nel primo trimestre del 21%, nel secondo trimestre dell’11%, il terzo trimestre segna una flessione del 6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ad incidere su questo risultato sono stati soprattutto i mesi estivi di luglio e agosto, che hanno registrato rispettivamente un -11% e un -8%; il mese di settembre invece ha evidenziato una ripresa seppure di solo un +1%.
Il mercato spagnolo con una crescita del 10% tocca 4,6 miliardi di euro: il trimestre appena concluso chiude al -4%, dopo il +20% dei primi tre mesi del 2021 e il +17% del secondo trimestre.
In Portogallo, infine, il mercato nei nove mesi 2021 vale 1,1 miliardi di euro ed evidenzia una crescita del 12% rispetto allo stesso periodo del 2020, con crescite nei tre trimestri del 2021 rispettivamente del 16%, del 14% e del 6%.
Esprinet, crescendo in linea con il mercato nei territori del sud Europa, mantiene la propria quota rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Guardando ai segmenti di clientela, nei nove mesi del 2021 il mercato registra una crescita del 7% nel Segmento Business e del 13% nel Segmento Consumer. I Ricavi del Gruppo mostrano una crescita superiore al mercato nel Segmento Business; nel Segmento Consumer invece segnano una contrazione del 3%, coerentemente con la strategia di focalizzazione sulle linee di prodotto e di clientela a maggior valore aggiunto.
Il mercato1 degli IT Clients nel sud Europa al 30 settembre 2021, con un +9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, risulta ancora essere il 43% della crescita totale, nonostante il rallentamento registrato nel terzo trimestre. Nel dettaglio, i PC, dopo i risultati straordinari del primo trimestre e del rallentamento nei secondi tre mesi, mostrano una decrescita del 14% nel periodo luglio-settembre, per effetto della minore domanda in ambito retail e per effetto del peggioramento della mancanza di prodotto. La categoria di Componentistica e Accessoristica per Computer, grazie alle crescite di processori, RAM e schede grafiche, osserva una crescita del 15%.
In ambito Consumer Electronics, che complessivamente nei nove mesi del 2021 risulta in crescita del 14%, tutte le categorie evidenziano incrementi a doppia cifra: Smartphone +12%, Elettrodomestici +20%, Gaming +78%, altri prodotti CE +18%, dove spicca il +40% degli SmartWatch.
Le Advanced Solutions, dopo risultati in riduzione nel primo trimestre e dopo l’inversione di rotta con importanti variazioni in aumento nel secondo trimestre, segnano una crescita del 4% nel terzo trimestre: i prodotti Hardware mostrano un +6% al 30 settembre 2021; in ambito Software, Servizi e Cloud, la decrescita dei primi tre mesi, la forte ripresa nel secondo trimestre e il +8% registrato nel periodo luglio-settembre, portano la crescita da inizio anno al 4%, confermando in entrambi i casi la ripresa degli investimenti in infrastrutture da parte delle aziende.
La Posizione Finanziaria Netta, influenzata da fattori tecnici quali la stagionalità del business e la dinamica dei modelli comportamentali di clienti e fornitori nei diversi periodi dell’anno che influenzano la gestione del Capitale Circolante e non la rendono pertanto rappresentativa dei livelli medi di indebitamento finanziario netto osservati nei nove mesi del 2021, è negativa per 200,8 milioni di euro, in flessione rispetto sia al 30 giugno 2021 sia al 30 settembre 2020.
Con Ricavi pari a 3.210,8 milioni di euro, in crescita del 9% rispetto ai 9 mesi del 2020, il Gruppo registra una sostanziale accelerazione nelle Advanced Solutions nel terzo trimestre, segnando un +60% da inizio anno grazie anche al contributo proveniente dalle acquisizioni del Gruppo GTI in Spagna, leader nel segmento Cloud, e di Dacom e idMAINT, leader nel segmento dell’Automatic Identification and Data Capture, in Italia.
Grazie all’esperienza portata dal team di GTI in Spagna è stato possibile sviluppare una serie di soluzioni innovative inserite nella piattaforma software proprietaria di Esprinet destinata alla vendita di soluzioni Cloud. Questa linea di business è cresciuta del 56% organicamente e del 414% includendo l’apporto del Gruppo GTI consolidato dal Q4 2020 portando i volumi di soluzioni Cloud venduti nei nove mesi dell’anno a 101,2 milioni di euro.
Negli IT Clients il Gruppo al 30 settembre 2021 presenta ancora una crescita del 5%, nonostante il calo registrato nel terzo trimestre dalle vendite di PC soprattutto alla clientela retail.
Infine, in area Consumer Electronics i ricavi delle categorie mostrano i seguenti andamenti rispetto ai nove mesi dello scorso anno: Smartphone sostanzialmente invariati, Elettrodomestici +14%, Gaming +66%, altri prodotti CE +7%.
Alessandro Cattani, Amministratore Delegato di Esprinet, ha commentato: “Il terzo trimestre dell’esercizio finanziario in corso conferma l’ottima performance del Gruppo e ci consente di ribadire che la “ROCE Driven Strategy” continua ad ispirare positivamente la gestione operativa e finanziaria della società.
I risultati ottenuti nei nove mesi del 2021 sono frutto del combinato di due fattori: la crescita organica spinta anche dai primi investimenti in infrastrutture IT legati ai piani di trasformazione digitale dei governi, e l’eccellente contributo delle acquisizioni in ambito Advanced Solutions operate fra fine 2020 e inizio 2021. Dopo aver ottimizzato il capitale circolante, negli ultimi trimestri ci siamo focalizzati convintamente
sull’aumento della profittabilità, anche accelerando il processo di transizione del nostro business verso la distribuzione a valore aggiunto di Advanced Solutions, cresciute del 60% ad oltre 600 milioni di euro e delle soluzioni Cloud che registrano un +414% rispetto al 2020, superando i 100 milioni di euro. Alla luce di quanto sopra, in presenza di una domanda estremamente robusta, con ordini notevolmente superiori al budget e al livello registrato nell’analogo periodo dell’anno precedente, ma tenuto conto delle difficoltà nella logistica globale e delle carenze nella disponibilità di prodotto, alziamo le stime di redditività per il 2021 con un Ebitda Adj. atteso superiore a 83 milioni di euro dai precedenti 80 milioni.
Siamo infine orgogliosi di presentare un Piano Industriale ambizioso che guarda al 2024 e oltre. Non solo prevediamo un aumento di circa il 50% della redditività del Gruppo nei prossimi tre anni, ma gettiamo un ponte fra l’attuale modello di business puramente distributivo e quello di Full Service Provider al servizio dell’ecosistema di Vendor e Reseller che immaginiamo per il futuro di ESPRINET. Dal 2024 in avanti il Gruppo avrà una doppia anima, distributiva a valore aggiunto da un lato e di servizio all’ecosistema IT dall’altro, con profili di volumi di vendite e marginalità completamente diversi ma al contempo sinergici. Poggiamo le nostre previsioni sulle solide basi di alcuni fattori di crescita della domanda, più evidenti per le economie del sud Europa ove operiamo, ma ancora di più considerando due macro-trend globali che incideranno anche nel nostro settore: la transizione verso un modello ‘a consumo’ o ‘subscription based’, attraverso il noleggio dei beni piuttosto che il loro acquisto, e la sfida della ‘green revolution’ dell’economia globale. Si tratta di un passaggio storico per il nostro Gruppo, dopo la trasformazione in multinazionale avvenuta nel 2005, e segna l’inizio della capitalizzazione del patrimonio di competenze finanziarie e di relazioni con oltre 650 produttori e 31.000 rivenditori per appropriarci di quote crescenti di valore aggiunto al fine di meglio servire i nostri mercati di riferimento e di creare valore per i nostri azionisti”.