Secondo le stime preliminari, nel mese di febbraio 2019 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,2% su base mensile e dell’1,1% su base annua.

La lieve accelerazione dell’inflazione a febbraio è imputabile prevalentemente ai prezzi dei Beni alimentari sia lavorati sia non lavorati e in misura minore ai prezzi dei Beni energetici non regolamentati e dei Tabacchi; questa dinamica è stata in parte attenuata dal rallentamento dei prezzi dei Servizi relativi ai trasportie dall’ampliarsi della flessione di quelli dei Servizi relativi alle comunicazioni.

L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, rimane contenuta e stabile a +0,5%, mentre quella al netto dei soli beni energetici accelera da +0,6% a +0,8%.

Il lieve aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto principalmente all’aumento dei prezzi dei Beni alimentari non lavorati, dei Tabacchi e dei Beni energetici non regolamentati, solo in parte bilanciato dal calo dei prezzi dei Servizi relativi alle comunicazioni.

L’inflazione torna ad accelerare in modo marcato per i beni, mentre rallenta per i servizi; pertanto rispetto al mese di gennaio il differenziale inflazionistico tra servizi e beni torna negativo e pari a -0,8 punti percentuali.

L’inflazione acquisita per il 2019 è +0,3% per l’indice generale e -0,2% per la componente di fondo.

I prezzi dei prodotti di largo consumo accelerano la loro crescita: i Beni alimentari, per la cura della casa e della persona passano da +0,6% a +2,1% e i prodotti ad alta frequenza d’acquisto da +0,8% a +1,7%.

Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo registra una diminuzione dello 0,2% su base mensile e aumenta dell’1,2% su base annua, in accelerazione da +0,9% del mese precedente.

Share Button