Blade Runner Final Cut – Recensione steelbook 2021
Monolite assoluto del cinema di fantascienza, Blade Runner è disponibile in una nuova edizione steelbook con poster e versione Final Cut
Il primo Blade Runner ambienta la storia nella Los Angeles del 2019. Il cacciatore di androidi Rick Deckard (Harrison Ford) è sulle tracce di quattro Nexus 6, spietati replicanti di ultima generazione sfuggiti al controllo della loro compagnia di produzione.
Si troverà a fronteggiare l’enigmatico Roy Batty (Rutger Hauer) e la fascinosa Pris (Daryl Hannah), ma potrà contare sul sostegno e sull’amore di Rachel (Sean Young), a sua volta una replicante, inconsapevole di esserlo, cui sono stati installati ricordi per darle una maggiore parvenza umana.
Libero adattamento del romanzo Il cacciatore di androidi di Philip K. Dick, Blade Runner è una delle vette del cinema anni Ottanta, nonché precursore di quel post-moderno che ha nella contaminazione la sua principale peculiarità: dall’ibridazione tra generi (con una messa in scena che combina stilemi narrativi ed estetici della fantascienza e del noir) all’architettura barocca e al contempo futuristica che domina la città; dal crogiolo etnico e culturale della metropoli all’indistinguibilità tra esseri umani e replicanti.
La Los Angeles tratteggiata da Scott è una città cupa, bagnata da una pioggia interminabile, caotica e spaventosa, artificiosa e angosciante. La visione pessimistica sul futuro di una società sempre più inumana, violenta e spietata è espressa attraverso le scelte estetiche e scenografiche che danno vita a un immaginario tanto inquietante quanto fascinoso e memorabile. Splendida colonna sonora di Vangelis.
Sostanzialmente ignorato dal pubblico all’uscita in sala, il film è diventato nel corso del tempo un cult movie e uno dei primi grandi successi della storia dell’home video, dando vita a innumerevoli letture filosofiche, esistenziali e perfino religiose.
Nel 1992 è uscita la Director’s Cut in cui Scott ha eliminato il lieto fine imposto dai produttori, sostituendolo con una conclusione più ambigua, rimosso la voce over alla Philip Marlowe di Deckard e, soprattutto, aggiunto una scena significativa in cui il protagonista sogna un unicorno. Nel 2007 è stata presentata una terza versione, Blade Runner: The Final Cut, pressoché identica alla director’s cut salvo per alcune brevi sequenze aggiunte.
Trama e recensione artistica a cura di LongTake
Blade Runner Final Cut – Video & Audio
Il Final Cut di questo capolavoro, presentato alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, ha beneficiato di telecinema 4K per i materiali 35mm e 8K per gli effetti speciali in 65mm con la risultante di un Digital Intermediate 4K, lo stesso usato per produrre questa edizione UHD. Aspect ratio 2.40:1, codifica HEVC (3840 x 2160/23.97p) su BD-100. Come per la precedente edizione UHD del Final Cut anche qui ritroviamo un risultato tecnico-visivo da primato. Incredibile dettaglio, precisione particolari anche in secondo piano e sui fondali. HDR-10 con estensione colore che contribuisce a uno spettacolo strepitoso. Edizione UHD reference almeno per la parte video.
Per la parte audio ritroviamo la solita traccia Dolby Digital 5.1 canali (640 kbps) che da tempo accompagna le tante edizioni italiane. Tutt’altro coinvolgimento quello offerto dalla strepitosa Dolby ATMOS originale, che non manca di far sobbalzare sulla poltrona, tra effetti, suoni d’ambienza e ricchezza scenica rivitalizzando un film del 1982.
EXTRA
Sul disco UHD trovano posto il trailer 4K del Final Cut, l’introduzione del regista e tre diverse linee di commento al film: il primo di Ridley Scott, il secondo di Hampton Fancher, David Peoples, Michael Deeley e Katherine Haber con focus su sceneggiatura e produzione e il terzo di Syd Mead, Lawrence G. Paull, David Snyder, Douglas Trumbull, Richard Yuricich e David Dryer per la visual art e gli effetti speciali. Non sono disponibili sottotitoli in italiano.
Incluso nella confezione “Travel poster” formato A3 del film.