Tra le 45 proposte scelte dal Ministero dello Sviluppo Economico per rappresentare l’Italia alla seconda fase di selezione dei poli che faranno parte della rete europea per l’innovazione digitale c’è anche il progetto SharD-Hub, presentato dalla cordata capeggiata da Sardegna Ricerche, per un valore di 6 milioni di euro di investimenti.

Alla rete europea di poli di innovazione digitale sarà affidato il compito di assicurare la transizione digitale delle imprese, con particolare riferimento alle PMI, e della pubblica amministrazione attraverso l’adozione delle tecnologie più avanzate, dall’Intelligenza artificiale, al Calcolo ad alte prestazioni e alla Sicurezza informatica.

Sardegna Ricerche ha coordinato, su mandato dell’Assessore regionale della Programmazione, un ampio partenariato che nel mese di settembre ha lavorato intensamente per presentare una proposta alla preselezione nazionale gestita dalla Cabina di regia istituita presso il MiSE.

La Commissaria straordinaria di Sardegna Ricerche, Maria Assunta Serra, ha così commentato “Sardegna Ricerche ha saputo creare una rete composta da importanti realtà del mondo della ricerca e dell’economia isolana, che potrà contribuire alla modernizzazione delle nostre imprese. Ci rendiamo conto che questo è solo un primo passo, ma abbiamo fiducia che a Bruxelles il progetto possa superare con successo la fase finale della competizione. In tal modo la Sardegna potrà entrare nella strategia europea di innovazione tecnologica, con la possibilità di accedere a importanti fondi per la ricerca industriale a vantaggio delle imprese, delle università e degli enti di ricerca regionali”.

SharD-Hub – Sardinia Digital Innovation Hub – rappresenta l’ecosistema di innovazione digitale della Sardegna, e riunisce i principali soggetti pubblici e privati operanti in tema di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico a livello regionale: Sardegna Ricerche con le Università di Cagliari e Sassari, il CRS4 e Porto Conte Ricerche, rafforzati dai principali collettori delle istanze delle imprese, associazioni, camere di commercio, incubatori e co-working, e con la partecipazione di imprese significative per il territorio, con la loro capacità di fare rete e dare impulso. Il partenariato comprende anche ARTES 4.0, il Centro di competenza per la robotica, con i suoi 127 soci a livello nazionale, coordinato nell’Isola dall’Università di Sassari.

Il polo metterà a disposizione delle imprese e delle PA le infrastrutture tecnologiche e le competenze dei partner, e faciliterà l’accesso ai laboratori della rete europea EDIHs.

Con questo passaggio l’Italia ha preselezionato le proposte che concorreranno a livello europeo in un bando ristretto volto a selezionare i “Digital Innovation Hub” che dovrebbero essere designati nel corso del 2021. Saranno finanziati da un minimo di 107 a un massimo di 211 poli con la possibilità di ricorrere ad un bando successivo per selezionare ulteriori proposte di rilievo.

Ai poli selezionati la Commissione assegnerà un finanziamento per i primi tre anni d’attività, con la possibilità, a seguito di una valutazione della Commissione stessa, di estenderne la durata per altri quattro anni. 

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