Per capire come migliorare Eolo ha coinvolto gli studenti in un brainstorming nazionale attraverso radio e social media che ha coinvolto Giovanni Muciaccia, i partner Radio Italia, Scuola Zoo e La Fabbrica. Circa 20mila studenti di età compresa tra i 5 e i 19 anni, hanno contribuito immaginando le materie, le tecnologie e costruendo la scuola del futuro.

Un dato è emerso chiaramente: la netta maggioranza degli intervistati, circa il 75%, preferisce la Didattica in Presenza alla DAD, Didattica a Distanza. Ma l’innovazione rimane centrale nella scuola del futuro: non potrà mancare il supporto unico che la tecnologia può offrire e una connessione a Internet per l’accesso a piattaforme e strumenti tecnologici per fare lezione collegandosi anche con classi di altri Paesi.

Dalle risposte emerge anche la forte richiesta degli studenti di essere dotati di strumenti nuovi per comprendere al meglio l’attualità e quanto accade nella società contemporanea. Oltre il 32% degli intervistati infatti vorrebbe che venissero inserite nel programma didattico ore su attualità e scienze sociali, il 23% vorrebbe essere maggiormente preparato su come smascherare le fake news, circa il 18% chiede più formazione sui temi di ambiente e sostenibilità e circa il 15% sulle nuove frontiere che le scoperte tecnologiche stanno aprendo, per poter avere gli strumenti per ipotizzare al meglio il proprio futuro.

Da quanto emerso nella survey, si sono quindi estratti 5 pillar per strutturare lo “statuto per la Scuola del Futuro”.

La connessione umana, il rapporto diretto con i propri insegnanti, le relazioni con i propri compagni di classe sono aspetti che non potranno mai realmente essere sostituti. Da questo presupposto dovrà partire ogni ragionamento per la scuola del futuro.

La didattica del futuro verrà supportata dalle tecnologie più all’avanguardia, per fare in modo che le generazioni del futuro siano messe nelle condizioni di formarsi al meglio. Studenti e insegnanti avranno a loro disposizione lavagne e banchi interconnessi, si utilizzerà la realtà aumentata e Intelligenza Artificiale e Internet of Things saranno all’ordine del giorno.

Insieme alle materie fondanti della nostra cultura, si affiancheranno nuove materie, utili per la comprensione della contemporaneità a tutto tondo. Dalle materie più tecniche, come insegnare le basi della programmazione fin dalla scuola elementare, a quelle più umanistiche, come la comprensione del funzionamento dei Social Network e la capacità di riconoscere le fake news e sapersi informare correttamente.

Tutte le scuole, non solo in Italia, ma in Europa e in tutto il mondo, potranno connettersi tra di loro per favorire ogni scambio didattico, permettendo agli studenti di entrare in contatto con culture e lingue diverse

La sostenibilità a 360° non solo verrà insegnata a scuola, ma sarà un valore realmente messo in pratica già negli istituti.

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