Si chiama ROTH₂O ed è una rotatoria che facilita la viabilità urbana impedendo gli allagamenti improvvisi da eventi meteo estremi, grazie a un invaso interrato che può contenere fino a 70 metri cubi di acqua. A progettarla è stato un team tutto al femminile, che con ROTH₂O ha vinto la 1a edizione di Climathon-Roma, la maratona di idee contro il cambiamento climatico organizzata da ENEA e Roma Capitale. “Stiamo seguendo da vicino il lavoro di queste giovani professioniste supportandole nella progettazione delle singole parti della rotatoria e con un’analisi dettagliata dei costi di realizzazione. L’obiettivo è di presentare al più presto il progetto alle imprese, ma già stiamo riscontrando l’interesse di alcune aziende attive nel settore delle costruzioni”, spiega Gabriele Zanini, responsabile della divisione ENEA “Modelli e tecnologie per la riduzione degli impatti antropici e dei rischi naturali”.
“Abbiamo calcolato che l’incremento di costo per l’installazione di ROTH₂O è di appena il 10% rispetto a quello di una rotatoria standard delle stesse dimensioni. Per quanto riguarda le dimensioni, la convenienza – ossia un alto ritorno sugli investimenti in prevenzione rispetto al rischio – è garantita a partire da rotatorie che hanno un diametro di 13 metri e un invaso di 7 metri, ma il progetto è facilmente replicabile su porzioni di suolo urbano più grandi e di forma diversa”, aggiunge Zanini.
Gli allagamenti delle strade cittadine sono eventi improvvisi e pericolosi sempre più frequenti nelle aree urbanizzate, come conseguenza dell’impermeabilizzazione del suolo e delle intense precipitazioni causate dal cambiamento climatico. “ROTH₂O, oltre a ridurre i consumi di energia elettrica per l’assenza di semafori, si inserisce come elemento di mitigazione degli allagamenti urbani, evitando ai cittadini deviazioni e ritardi causati dal traffico nei giorni di pioggia intensa. La sua vasca sotterranea – una rivisitazione moderna dell’impluvium di romana memoria – è sia uno strumento di drenaggio stradale che un deposito idrico, che può assolvere anche a specifici bisogni del quartiere, a partire dalla riduzione del sovraccarico delle reti fognarie. A seconda delle necessità, l’acqua può essere utilizzata per irrigare aree verdi, pulire strade, alimentare reti antincendio e, dove possibile, contribuire alla ricarica delle falde acquifere”, spiega Agnese Metitieri del team di ROTH₂O.