BASF ha rilasciato i dati preliminari sul terzo trimestre 2020. Il fatturato scende del 5% a 13.812 milioni di euro, al ribasso soprattutto a causa degli effetti valutari negativi.   Nel terzo trimestre 2020, le attività operative del Gruppo BASF hanno superato le previsioni. L’EBIT ante special item si conferma, in linea con le attese, a 581 milioni di euro: al di sopra del consensus degli analisti, ma al di sotto del risultato dello stesso trimestre dell’anno precedente. Rispetto al secondo trimestre 2020, nel terzo trimestre 2020 l’EBIT ante special item è cresciuto di 355 milioni di euro.   Nel terzo trimestre 2020, i segmenti Surface Technologies, Materials, Industrial Solutions and Chemicals hanno battuto le stime degli analisti per quanto riguarda l’EBIT ante special item. L’EBIT ante special item conferma le stime degli analisti nel segmento Agricultural Solutions, ma rimane al di sotto delle stesse nel segmento Nutrition & Care. L’EBIT ante special item nel segmento Other è più negativo rispetto alle previsioni degli analisti. La riduzione anno su anno dell’EBIT ante special item del Gruppo BASF è attribuibile al contributo ancora debole degli utili dal segmento Chemicals and Materials, per via della continua elevata pressione sui margini. Anche i segmenti Nutrition & Care, Agricultural Solutions e Industrial Solutions e il segmento Other registrano utili inferiori rispetto allo stesso trimestre l’anno precedente. L’EBIT ante special item nel segmento Surface Technologies è in linea  con lo stesso periodo lo scorso anno. Nel terzo trimestre 2020, l’EBIT del Gruppo BASF rispecchia le attese attestandosi a meno 2.637 milioni di euro, al di sotto del consensus degli analisti e in calo rispetto allo stesso trimestre l’anno precedente. Il risultato è riconducibile alla svalutazione non monetaria e agli accantonamenti per ristrutturazione. Gli impairment test hanno identificato svalutazioni delle attività fisse pari a 2,8 miliardi di euro per effetto di un deciso indebolimento del contesto macroeconomico, legato alla pandemia da coronavirus. Le svalutazioni sono state in larga misura il risultato di una domanda più debole dai settori automotive e aviazione, che ha  impattato in particolare il segmento Surface Technologies, e di una continua disponibilità in eccesso della chimica di base, che ha creato pressione sui margini nei segmenti Chemicals e Materials. Le svalutazioni, inoltre, hanno avuto un effetto anche sul segmento Agricultural Solutions per via delle misure adottate per  snellire la rete produttiva.  
Alla voce Other, sono stati inseriti gli accantonamenti per il riallineamento dell’unità Global Business Services. In ragione delle svalutazioni, l’utile netto del Gruppo BASF si attesta a meno 2.121 milioni di euro, in linea con le aspettative, sotto le stime degli analisti e in calo rispetto al risultato dello stesso trimestre l’anno precedente. La vendita di attività e passività del business construction chemicals e l’utile derivante dalla cessione si rifletteranno solo nella rendicontazione BASF del quarto trimestre 2020. I pagamenti ricevuti fino al 30 settembre, 2020, e riferiti alla stessa cessione sono tuttavia inclusi nel rendiconto finanziario del terzo trimestre 2020 alla voce flussi finanziari derivanti da attività di investimento. 

Per il quarto trimestre 2020, BASF prevede un ulteriore miglioramento dell’EBIT ante special item del Gruppo, rispetto al terzo trimestre 2020. Questo supererebbe anche le attuali stime medie degli analisti per il quarto trimestre 2020.

Per l’intero 2020, Il Gruppo BASF prevede un fatturato compreso fra i 57 e i 58 miliardi di euro, principalmente a causa di una domanda più debole imputabile alle conseguenze della pandemia da coronavirus. Il Gruppo BASF prevede un EBIT ante special item compreso fra i 3 e i 3,3 miliardi di euro per il 2020. Oltre ad una domanda più debole, l’azienda sconta un aumento della pressione sui margini, in particolare per la chimica di base, solo parzialmente bilanciata dai risparmi sui costi fissi.

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