Se durante il lockdown gli italiani avevano incrementato molto il tempo speso davanti alla TV, con la Fase 2 la fruizione sta ritornando a livelli normali. Continua invece a crescere a ritmi sostenuti il Digitale, che sembra essere diventato un’abitudine consolidata per gli italiani, Boomer compresi.

La crisi legata all’emergenza Coronavirus ha modificato profondamente le abitudini e i comportamenti degli italiani, anche per quanto riguarda la multimedialità. Permonitorare l’evoluzione di questi aspetti nella “nuova normalità”, GfK ha attivato un percorso di analisi basata su GfK Sinottica, l’indagine single source che permette di analizzare i consumatori in tutti gli ambiti dell’agire e che ne monitora i comportamenti reali di consumo ed esposizione ai mezzi. Sfruttando la ricchezza informativa di Sinottica, ogni settimana verranno fornirti nuovi insight per  rispondere ai bisogni conoscitivi e di ottimizzazione strategica delle aziende nel complesso scenario attuale.

I dati GfK Sinottica mostrano come nelle prime settimane della crisi e durante il lockdown il tempo speso davanti alla TV sia aumentato in maniera significativa: +18% rispetto al periodo antecedente l’inizio dell’epidemia. Gli italiani si sono rivolti alla TV per cercare informazioni su COVID-19, ma anche per intrattenersi nel lungo periodo passato in casa. Ancora più significativo l’incremento di tempo dedicato alla TV tra i più giovani, con un +24% della Generazione Z tra il 21 febbraio e il 3 maggio.

Con la Fase 2 le cose sono però cambiate: dalle rilevazioni GfK Sinottica nella prima settimana di maggio il tempo speso davanti alla TV è cresciuto del +1% e nella seconda settimana del +3%, tornando quasi ai livelli precedenti l’emergenza Coronavirus. Una normalizzazione delle abitudini di fruizione che è dovuta probabilmente al ritorno al lavoro di molte persone e più in generale alla possibilità di uscire dalla propria abitazione. Il trend è ancora più marcato per la Generazione Z che nella seconda settimana di Fase 2 ha visto diminuire del -3% il tempo speso davanti alla TV.

Tra smart working, didattica a distanza e video aperitivi, durante il lockdown il Digitale è entrato a far parte in maniera significativa della vita quotidiana degli italiani. I dati GfK Sinottica mostrano come il tempo dedicato agli strumenti digitali sia cresciuto del +25% nel periodo compreso tra il 21 febbraio e il 3 maggio 2020. Le persone hanno utilizzato il Digitale per informarsi, per fare la spesa, per lavorare, per socializzare e anche per intrattenersi, sviluppando nuove abitudini che sembrano destinate a continuare anche nella Fase 2.

Infatti, il tempo speso per tutti gli strumenti digitali è cresciuto ancora del +20 nella settimana tra il 4 e il 10 maggio e del +24 tra l’11 e il 17 maggio. Questo incremento si riscontra anche nelle fasce più mature della popolazione, quelle che prima dell’emergenza Coronavirus avevano meno familiarità con il Digitale. Ad esempio, tra i Baby Boomer la crescita è stata del +26% nelle prime settimane di emergenza e durante il lockdown. Anche in questo caso la crescita continua anche nella Fase 2, con un +24% nella settimana compresa tra l’11 e il 17 maggio.

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